Il primo assaggio di turismo si è visto nel lungo weekend del 2 giugno con buone presenze sia a Ponte di Legno (Brescia) che a Vermiglio (Trento) e in Alta Val di Sole.
Quasi tre mesi di paradossi - Domenica 8 marzo scorso - con il provvedimento emanato nel cuore della notte dal governo Conte - albergatori e impiantisti vennero presi di sorpresa: non si poteva oltrepassare il confine e la chiusura era per gli impianti sul versante lombardo, mentre in Trentino si poteva sciare. Il giorno successivo lo decisione dello stop all'attività sciistica anche in Trentino e la chiusura di tutti gli alberghi. Al Passo Tonale - lungo la statale 42 - vennero schierate le forze dell'ordine.
Per tre mesi il confine tra Lombardia e Trentino Alto Adige è stato simbolo del paradosso che sarà ricordato a lungo: i residenti - poco meno di 200 - non potevano oltrepassare il confine nemmeno nella Fase 2 dell'emergenza sanitaria. E i commenti si sono sprecati: "Per fortuna siamo un'unica realtà". Essendo due regioni, erano in essere provvedimenti differenti, con il Trentino che aveva anticipato i tempi anche sul fronte delle escursioni, mentre la Lombardia aveva proseguito la sua linea dura.
La liberazione - Oggi per il Passo del Tonale è una seconda "Festa della Liberazione" con la libera circolazione dei mezzi e in tanti già stamani si sono mossi tra due versanti. Un primo ritorno alla normalità dopo tre mesi da incubo, anche se le regole di distanziamento sociale con mascherine e altri strumenti restano, non senza qualche polemica.