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Rovereto, addio al reduce Cesare Manfrini

martedì, 10 settembre 2019

Rovereto – Saluto all’ultimo reduce della Lagarina. Anche l’Amministrazione Comunale di Rovereto (Trento) saluta l’ultimo reduce lagarino. Ad esprimere un messaggio di cordoglio alla famiglia di Cesare Manfrini (nella foto a destra con accanto il figlio) morto alle soglie dei 100 anni, è il vicesindaco Cristina Azzolini che a nome di Sindaco e Giunta ricorda la vitalità e la  costante presenza di Manfrini ai raduni dei reduci.

Manfrini - figlio AntonioMuratore e poi bidello in una scuola di Rovereto, 3 figli, 5 nipoti e 4 pronipoti, Cesare Manfrini, croce di guerra al merito, ha combattuto nella seconda guerra mondiale, prestando servizio nella 66^ compagnia del 7° Alpini Battaglione Feltre. Nel corso del conflitto ha subito il congelamento delle gambe e successivamente, dopo l’armistizio del 1943 è stato fatto prigioniero dai tedeschi e deportato in Germania in un campo di concentramento da dove è stato liberato il 21 aprile 1945.

“Una  presenza che era stimolo al ricordo. Le sue parole erano sempre un richiamo a sottolineare e ribadire la brutalità della guerra, della quale come soldato della 66ma Compagnia del Settimo Alpini Battaglione Feltre, era stato testimone. Una guerra che aveva sperimentato come combattente sul fronte greco albanese e in terra jugoslava e poi pagato con la prigionia e l’internamento in un campo di concentramento tedesco. Certamente un testimone degli aspetti più tragici del Novecento”, è il ricordo di Cristina Azzolini.



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