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Vertice sulla depurazione del Garda, il piano del Bresciano

Brescia - Vertice sulla depurazione del Garda.

La commissione ciclo idrico della Provincia di Brescia si è riunita con la presenza dei vertici di ATO ed Acque bresciane e durante l'incontro è stato presentato il lavoro predisposto da Acque bresciane con l’illustrazione della valutazione dei nuovi scenari localizzativi per il nuovo sistema di collettamento e depurazione della sponda bresciana del Garda, alla luce di quanto espressamente contenuto nella mozione 8 del 2020 approvata dal Consiglio Provinciale lo scorso 30 novembre, nonché delle disposizioni del Regolamento Regionale 6 del 2019.


Nel merito del progetto è intervento il direttore tecnico di Acque bresciane, Mauro Olivieri (nella foto), che ha illustrato quanto riportato nella relazione dei nuovi scenari localizzativi e nello studio redatto con la supervisione scientifica dell’Università di Brescia, dando una risposta tecnica alle richieste puntuali dei singoli consiglieri, oltre a presentare quanto emerso nei cinque tavoli di confronto che sono stati promossi da Acque Bresciane con il coinvolgimento dei territori, amministratori, tecnici, associazioni di categoria ed ambientaliste.


Durante il confronto è emersa una sintesi finale ed una convergenza della commissione che, seppur competente in merito ai soli indirizzi e non al progetto, ha indicato nell’ipotesi di Lonato un’alternativa localizzativa concreta che si aggiunge rispetto agli scenari precedenti, coerente con il principio generale votato dal Consiglio provinciale nel novembre scorso: gli impianti consortili di depurazione sono localizzati nelle aree territoriali dei Comuni afferenti all’impianto stesso.


Per il territorio gardesano, tale ipotesi è rafforzata dall’assenza di richieste di deroghe del gestore ad ATO, rispetto all’indirizzo strategico localizzativo, deroghe possibili solo se motivate e di carattere tecnico, ambientale e economico.


Il consigliere delegato Giovanni Battista Sarnico (nella foto) ha espresso soddisfazione per i risultati che "oggi possiamo raccogliere, risultati che sono conseguenti al deliberato del Consiglio provinciale del novembre scorso ed al lavoro di ascolto e confronto promosso da Acque bresciane e ATO in questi ultimi sei mesi, con il coinvolgimento dei territori. Siamo ad una fase decisionale avanzata; la comunità bresciana saprà dimostrare la capacità di scegliere, mettendo in campo la migliore soluzione in termini ambientali e tecnologici, per dare una risposta adeguata ai bisogni concreti dei territori; ora la scelta finale compete ad ATO ed Acque bresciane con l’imminente cabina di regia promossa in sede Ministeriale".

Ultimo aggiornamento: 12/05/2021 04:06:34
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