si impegnano ad attivare iniziative commerciali che favoriscano il consumo di prodotti locali, sottolineando – anche con apposite campagne informative - a soci e clienti il valore e le qualità dei prodotti trentini”, spiega Lorenzo Ossanna (PATT).
Ora a poco più di un mese dalla firma di questo protocollo - prosegue Ossanna (nella foto) "veniamo a sapere della presunta volontà del Sait, il consorzio di acquisti delle Famiglie cooperative trentine, di rivolgersi ad un unico soggetto per la fornitura del pane nei propri punti vendita, sconcerta chi conosce il mondo della cooperazione. Questa scelta, se vera, non solo va contro uno dei principi fondanti dai quali è nato il mondo della cooperazione Trentina e di conseguenza il Sait, ma va anche contro lo spirito appena sancito nel protocollo d’intesa firmato solo un mese fa".
Il consigliere Ossanna afferma: "Non si vuole entrare nel merito della gestione che è corretto sia a capo dei vertici dell’azienda, ma certe decisioni inficiano completamente lo spirito del mondo della cooperazione, oltre a danneggiare tutto il tessuto economico trentino che è fatto di piccole realtà produttive, cooperative e non, che sono l’ossatura dell’economia provinciale. Piccole aziende che rappresentano eccellenze, produzioni a chilometro zero e tipicità apprezzate da tutta la popolazione".
"Una decisione del genere, se vera, oltre a poter rappresentare l’inizio di un cambio epocale nella filosofia degli acquisti portata avanti da questa azienda, potendo tranquillamente allargarsi a tutte le categorie di prodotti, cancellerebbe in un batter d’occhio un punto fondante fissato da Don Guetti che nel 1890 fondò la prima Famiglia Cooperativa: “il principio della territorialità dei prodotti", conclude il consigliere Partito Autonomista Trentino Tirolese, Lorenzo Ossanna.