Foto @facebook CGIL del Trentino.
"Un gesto - hanno sottolineato i segretari Cgil Cisl Uil del Trentino - per dedicare la Festa di oggi a loro e a tutti quelli che in queste giornate drammatiche non si sono mai fermati, in particolare dentro gli ospedali, nelle case di riposo, nelle nostre case a fianco di disabili e anziani, sulle strade e nei supermercati, negli stabilimenti delle industrie alimentari e delle filiere essenziali, nelle farmacie e negli uffici postali e bancari".
Filo conduttore della breve cerimonia i temi di solidarietà e sicurezza. A cominciare dall’impegno degli universitari trentini che si sono fatti promotori di una raccolta fondi a sostegno della sanità, ottenendo un ottimo riscontro tra i cittadini che con le loro donazioni hanno permesso di raccogliere 340mila euro. E ancora quella dimostrata dai lavoratori e dalle lavoratrici che non si sono mai tirati indietro, anche mettendo a rischio la loro salute ma dimostrando sempre profonda umanità.
Su sicurezza e diritto alla cura sono intervenuti tutti i presidenti degli ordini professionali, che non hanno mancato di sottolineare anche le difficoltà che il personale ha dovuto fronteggiare per rispondere all’emergenza sanitaria. Da qui l’appello trasversale alle istituzioni: la parte più difficile comincia con la Fase2 la ripartenza dovrà avvenire garantendo la massima sicurezza a tutti gli operatori sanitari, perché è così che si tutelano anche i cittadini. Dunque attenzione altissima sui tamponi e sui dispositivi di protezione individuale, ma anche riorganizzazione dei servizi sanitari dando centralità alla medicina territoriale”.
Infine i sindacati con i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, che dopo aver ringraziato tutti i lavoratori e le lavoratrici e ricordato anche la fatica di quanti hanno perso l’occupazione o si trovano in cassa integrazione hanno concluso: "Da lunedì comincia una nuova fase, non meno complicata di quella che abbiamo vissuto fino a questo momento. Avvicinandoci alla fine del lockdown non dobbiamo dimenticare il sacrificio degli operatori sanitari, delle famiglie che hanno perso i loro cari; non dobbiamo dimenticare neanche per un momento che la nostra sanità è arrivata ad un passo dal colosso. Questo ricordo deve essere monito per i nostri comportamenti, come istituzioni e singoli cittadini: tutti dobbiamo essere responsabili, perché dalle nostre scelte dipende la nostra risalita".