Temù – “E’ sconcertante che all’interno di un albergo di Temù, di cui il sindaco del paese è uno dei titolari, siano esposti cimeli, foto e scritte inneggianti alla dittatura fascista. Stupisce e inquieta che un esercizio pubblico e un sindaco dell’alta Valle Camonica, terra di Resistenza e di sacrificio, non esitino a proporre come modelli agli avventori, ai turisti e ai concittadini, personaggi e vicende della storia italiana che hanno significato oppressione, lutti e distruzioni”. Le sezioni dell’Anpi di Valle Camonica e Valsaviore hanno preso una posizione ufficiale dopo aver accertato la presenza di cimeli del ventennio.
L’associazione dei partigiani ”auspica che i titolari dell’Albergo rimuovano spontaneamente la tronfia e macabra esposizione e che il sindaco di Temù in quanto ufficiale di Governo, adotti i provvedimenti opportuni a far cessare l’apologia di fascismo”.
I cimeli si trovano tra l’altro a pochi metri di distanza del museo della Grande Guerra (nella foto).