Questo tipo di emergenza vede in prima battuta la segnalazione da parte dell'assistente bagnante della richiesta di soccorso, successivamente si mette in moto la macchina del soccorso.
In questo caso è stata messa in atto una ricerca "a pettine" dove, a distanze prestabilite, ogni operatore batte palmo a palmo la propria porzione di specchio lacustre; operazione che solitamente viene svolta nell'attesa dell'arrivo del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di stanza a Trento. Tutto questo per guadagnare minuti preziosi: è noto in questo caso che il fattore tempo è determinante per ridurre le conseguenze fisiche dell'annegato. La manovra ha visto coinvolte circa 20 persone tra vigili del fuoco e assistenti bagnanti e tre mezzi nautici. Era presente in loco anche l'equipaggio della Guardia costiera.
Si tratta anche della "prima" per la nuovissima moto d'acqua che, in sostituzione della precedente del 2005, da pochi giorni è entrata nel parco mezzi dei vigili del fuoco di Riva del Garda. La nuova moto d'acqua è una "Sea Doo" mod. GTI 170. Ha un propulsore "Rotax 1630 ACE" capace di erogare 170 cavalli in grado di portare il mezzo ad una velocità che può raggiungere i 90 Km/h con 2 persone di equipaggio. La moto d'acqua è dotata anche di una barella galleggiante agganciata alla parte posteriore per trasportare un eventuale recuperato. Per tutta la stagione estiva resterà operativa a porto San Nicolò adagiata su una apposita piattaforma galleggiante che ne permette una rapida messa in acqua.