Trento - Ripresa Trentino, i sindacati chiedono alla giunta di non dimenticare lavoratori e famiglie. Cgil Cisl Uil: positiva l’estensione delle misure a vantaggio delle imprese, ma se non si sostengono i consumi l’economia non riparte.
"Le misure per uscire dalla crisi economica e far ripartire il Trentino non possono guardare solo alle imprese. Se non si danno risposte efficaci anche alle famiglie e ai lavoratori sostenendone i redditi, l’economia locale resta ferma al palo". Ne sono certi Cgil Cisl Uil del Trentino che giudicano positivamente le misure approvate ieri dall’Esecutivo, su proposta dell’assessore Achille Spinelli. "Per le organizzazioni sindacali sia ampliare la platea dei beneficiari per gli incentivi a fondo perduto alle aziende colpite dalla crisi, sia il credito agevolato sono misure utili. Il punto – insistono i segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti – è avviare da subito un monitoraggio per comprendere come queste misure si rapportano ad analoghi interventi a livello nazionale e quale effetto alla fine avranno sulla nostra economia. L’obiettivo deve essere sempre quello di massimizzare l’efficacia”.
"Se sul fronte delle aziende gli interventi sono sufficientemente strutturati, non altrettanto si può dire per quanto riguarda lavoro e famiglia.