Trento - Una riunione ai massimi livelli politici e tecnici per discutere assieme dello stato dell’arte delle grandi opere pubbliche di competenza della Provincia autonoma e che hanno ricadute importanti sulla città di Trento. E’ quella che si è tenuta nel palazzo sede dell’amministrazione provinciale in Piazza Dante.
Al tavolo, per la Provincia autonoma, il presidente Maurizio Fugatti, accompagnato dal Dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture, Luciano Martorano, dal Dirigente generale dell’Apop (Agenzia pronviciale opere pubbliche), Mario Monaco e dal sostituto direttore dell’Ufficio Infrastrutture ferroviarie studi di settore, Massimo Negriolli. Per il Comune di Trento erano presenti il sindaco Franco Ianeselli, il vicesindaco Roberto Stanchina, la direttrice generale Livia Ferrario e il dirigente del Servizio Mobilità e Rigenerazione urbana, Giuliano Franzoi. L’occasione è servita per presentare ai rappresentanti del Comune i due commissari straordinari alle opere di interesse della città, ovvero Gianfranco Cesarini Sforza e Mauro Bonvincin e per discutere anche di una terza opera, il rifacimento del ponte di Canova, che ha ricadute sulla città capoluogo.
Oggi al tavolo si sono infatti affrontate le prospettive di tre progetti viabilistici di peso. La prima riguarda la messa in sicurezza della Strada statale 12 - Viabilità nuovo ospedale a Ravina (opera S-602) costo stimato di 19 milioni di euro, illustrata dal commissario straordinario nominato dalla Provincia, Mauro Bonvicin. In sintesi, l’intervento consiste nella sistemazione dell'intersezione tra la tangenziale di Trento (SS. 12) all'altezza del Ponte di Ravina, che tenga conto anche dell'insediamento del Nuovo Ospedale Trentino, unitamente alla revisione della viabilità d'accesso al contesto. L’obiettivo è la messa in sicurezza di un importante nodo viario della città di Trento, teatro, spesso, di incidenti anche di entità significativa a causa del brusco restringimento della carreggiata stradale da 4 a 2 corsie che si propone di risolvere con un nuovo sovrappasso a 4 corsie. Viene valutata anche l'ipotesi del tunnel al posto dell’attuale sovrappasso nonostante presenti ostacoli tecnici a causa della vicinanza del fiume Adige e finanziari, visto che i costi lieviterebbero di molto.
Il Comune ha proposto di prestare attenzione all'area di confluenza della Fersina nell'Adige.