"In questi giorni abbiano ricevuto telefonate di incoraggiamento da decine e decine di esponenti del mondo dei motori – spiega il presidente della Scuderia Trentina –-: da piloti, manager, scuderie, organizzatori che ci hanno sollecitato non mollare… Mi ha fatto piacere la chiamata di Giancarlo Minardi, storico patron del Team di F1, che ci ha incitato ad organizzare la gara. Certamente ci stimola il sogno di poterlo fare e far valere così ancora una volta il palmares di più antica e prestigiosa cronoscalata al mondo. Ci stimola doppiamente considerando che la F1, il maggiore circuito Fia, aprirà solo in questo fine settimana il calendario 2020. Confermare la Trento Bondone 2020 avrebbe un significato importante per il nostro sport bloccato per mesi in Italia, in Europa e nel Mondo. E rappresenterebbe anche la conferma di come lo sport italiano goda di un grande prestigio organizzativo…. Ma tutto questo per ora non basta, perchè serve l’autorizzazione delle Autorità, senza il quale torneremo ai difficili momenti degli anni 80".
In una intervista alla Rai incredulità per la decisione è stata espressa da Simone Fagioli, uno dei grandi protagonisti della Trento Bondone e protagonista di grandi sfide con il trentino Cristian Merli. Se il problema per organizzare l’evento era il distanziamento sociale – questa la sintesi – certamente la Trento - Bondone con i suoi 17 km di tracciato era una occasione ideale. "Peccato - conclude Dalmeri - la manifestazione rappresenta da sempre una grande opportunità per albergatori, ristoratori e più in generale per gli imprenditori economico-turistico della città e del Monte Bondone. E quest’anno per la Scuderia Trentina era l’occasione per dire grazie tangibilmente a chi per tanti anni ci ha sostenuto.
Abbiamo creduto sino all’ultimo che gli appassionati di automobilismo si meritassero un attestato di fiducia da parte delle autorità, dopo aver dimostrato negli anni maturità e la capacità di mantenere comportamenti consoni".