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A Lonato del Garda la mostra "Echi, di modi e di mondi"

L'arte di Felice Martinelli in dialogo con la storia: così la cultura diventa destinazione

Lonato del Garda (Brescia) – Un viaggio tra linguaggi contemporanei e scenari millenari: è la suggestione che accoglie i visitatori della mostra “Echi, di modi/di mondi”, personale dell’artista Felice Martinelli, ospitata tra le mura imponenti della Rocca di Lonato del Garda e nella preziosa Casa-Museo del Podestà. Un’esperienza che fonde la forza evocativa dell’arte con la grande bellezza del paesaggio gardesano e il fascino della memoria storica.

Presente all’inaugurazione l’Assessore a Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, Barbara Mazzali, accolta dal Presidente e dal Direttore della Fondazione Ugo Da Como, Sergio Onger e Giovanna Nocivelli, insieme all’artista Martinelli.

“Questa mostra è l’esempio perfetto di come l’arte possa dialogare con l’identità di un luogo, amplificandone il significato. In Lombardia, la cultura non è solo patrimonio, ma occasione di scoperta, emozione e sviluppo turistico.
La Rocca di Lonato, con la sua imponenza e la vista mozzafiato sul Lago di Garda, offre un contesto straordinario dove la materia delle opere di Martinelli incontra la pietra della storia”, ha dichiarato l’Assessore Mazzali.

Nato a Brescia, formatosi tra Milano, Bergamo e l’Accademia di Brera – dove insegna dal 1991 –, Martinelli presenta oltre cinquanta opere realizzate negli ultimi cinque anni. Cemento, rilievi, strutture architettoniche stilizzate: un linguaggio che evoca epigrafi antiche, tracce di civiltà, narrazioni che attraversano il tempo. Il suo è un lavoro che interpreta lo spazio come memoria e costruzione, con una visione che supera i confini della forma.

“Lonato è uno scrigno di cultura. A pochi passi dalla Rocca troviamo la Casa del Podestà, residenza restaurata dal senatore Ugo Da Como agli inizi del Novecento e oggi museo tra i più affascinanti del Nord Italia, con una biblioteca di 50.000 volumi. E nella Rocchetta, il Museo Ornitologico con oltre 700 esemplari, tra le collezioni più complete del Paese. Questo insieme di eccellenze, gestite con passione dalla Fondazione Ugo Da Como, dimostra quanto la sinergia tra privato e istituzioni possa generare valore per il territorio”, ha aggiunto Mazzali.

La mostra sarà visitabile fino a domenica 2 giugno 2025, offrendo un’occasione imperdibile per scoprire – o riscoprire – uno dei luoghi simbolo della Lombardia più autentica, dove ogni pietra racconta una storia e ogni opera diventa racconto.
Ultimo aggiornamento: 04/05/2025 02:35:43
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