Gli incontri fanno parte di un più ampio programma di prevenzione e contrasto dei reati in danno delle fasce deboli (nella foto il Maresciallo Maggiore Alfonso Guariglia durante l'incontro).
I militari hanno affrontato il tema delle truffe: si è parlato di casi pratici, in modo da far conoscere agli anziani gli eventi che più frequentemente si verificano sul territorio.
Dal “finto tecnico del gas” che vuole controllare una perdita in casa, al “sedicente avvocato” che contatta l’anziana vittima per comunicarle che il figlio è stato arrestato per aver causato un incidente stradale ed è necessario pagare una cauzione per farlo tornare in libertà, per poi passare ai furti con la cd. “tecnica dell’abbraccio” che vedono all’opera giovani donne che riescono a sfilare catenine o bracciali al malcapitato di turno, per non dimenticare le “truffe dello specchietto” con le quali viene simulato un incidente stradale al solo fine di farsi risarcire un danno non reale.
L’attenzione è stata alta e gli anziani presenti hanno posto numerose domande per cercare di capire come non finire in questi tranelli. Tutti i partecipanti si sono detti soddisfatti dell’iniziativa che serve a fortificare il rapporto di collaborazione e vicinanza tra i cittadini e Arma dei carabinieri.