Trento - Aperta l'undicesima edizione del Festival dell'Economia di Trento, dedicato al tema "I luoghi della crescita". L'edizione 2016 del Festival dell'Economia di Trento si è aperta ufficialmente nel "salotto" del capoluogo, piazza Duomo, con gli interventi del sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, di Tito Boeri, da sempre direttore scientifico dell'evento, di Innocenzo Cipolletta, presidente dell'Università di Trento, di Gregorio De Felice, chief economist di Intesa San Paolo, dell'editore Giuseppe Laterza, e del governatore della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi.

Numerosi i temi che si sono intrecciati nel corso di questa prima conversazione pubblica fra i principali soggetti promotori, moderata da Nunzia Penelope: i fattori di crescita dei territori di maggiore successo nel contesto della competizione globale, compresi quelli relativi alla governance, come la stessa Autonomia del Trentino, ma anche gli squilibri territoriali e i problemi che essi generano, a partire dalle migrazioni internazionali. Senza dimenticare il ruolo delle banche, del capitale umano, quindi dell'università, e delle sperimentazioni, che quando hanno successo, possono uscire dalla dimensione locale e diffondersi nell'intero sistema-Paese.
A dare il benvenuto agli ospiti è stato il sindaco di Trento Andreatta, che ha anche preannunciato il prossimo appuntamento che vedrà il capoluogo del Trentino protagonista, ovvero Trento smart city week. Sullo sfondo, però, una sfida ancora più ambiziosa, la candidatura di Trento a "Città della cultura 2018".
La partecipazione di Boeri a questa nuova edizione del Festival non era scontata, visto l'incarico impegnativo che sta svolgendo come presidente nazionale dell'Inps. "Ma questo è l'unico altro incarico che ho voluto mantenere - ha detto - perché le riflessioni che nascono qui servono anche all'Inps. Ad esempio, noi abbiamo parlato a lungo, in una precedente edizione del fattore mobilità. In Italia abbiamo un sistema previdenziale che di fatto scoraggia la mobilità delle persone, e dobbiamo assolutamente cambiare questo orientamento. Insomma, il Festival, ma anche il territorio che lo ospita, sono un laboratorio significativo per tutto il Paese. Prossimamente l'Inps sottoscriverà un accordo con la Provincia autonoma di Trento su alcuni aspetti di welfare. Inoltre, grazie ad un accordo con la Regione, faremo una sperimentazione riguardante le famose 'buste arancioni', dove inseriremo anche le informazioni riguardanti il Pensplan, la previdenza integrativa locale. Ecco due esempi di come il Trentino sperimenta esperienze che poi potranno essere diffuse a livello nazionale".
Laterza, che con la sua casa editrice è fin dalla prima edizione uno dei "motori" del Festival di Trento, ha sottolineato come l'Italia abbia bisogno di maggiore fiducia in se stessa, di maggiore sicurezza riguardo ai propri mezzi e ai propri talenti. "Ci serve - ha detto - la convinzione che il Paese ha molte potenzialità nella misura in cui investe nella scuola, nella ricerca, nello sviluppo e quindi nella onoscenza.