Brdo - E' nata stamani nella splendida cornice del castello di Brdo, in Slovenia, con una grande conferenza internazionale, Eusalp, la Macroregione alpina dell'Unione europea che comprende sette stati - Italia, Austria, Francia, Germania, Slovenia e due paesi extra UE, Liechtenstein e Svizzera - e 48 regioni e province autonome, Trentino, Alto Adige, Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Presente all'evento il governatore del Trentino Ugo Rossi, anche nelle sue vesti di presidente della Regione autonoma Trentino Alto Adige, assieme a dirigenti e tecnici dell'amministrazione che seguiranno da vicino, nel prossimo futuro, l'evolversi di questa esperienza di cooperazione multilivello fra i vertici della Ue, gli stati e i relativi governi coinvolti, gli enti regionali.
"Si tratta di una grande opportunità, soprattutto per un territorio come il nostro, che ha già maturato esperienze significative in seno ad organismi di cooperazione interregionale e transfrontaliera, come l'Arge Alp, e che ha dato vita con Alto Adige e Tirolo a quella esperienza per molti versi pionieristica rappresentata dall'Euregio - sottolinea il presidente Rossi - . Non a caso, il Trentino coordinerà uno dei gruppi di lavoro della Macroregione, il Gruppo 3, dedicato ai temi dell'istruzione e della formazione, ed un altro, quello rivolto alle problematiche della mobilità e dei trasporti, sarà coordinato dal Gect Euregio.
Un riconoscimento importante, credo, per gli sforzi che stiamo facendo nel campo della formazione, in materia di trilinguismo ma anche con il progetto relativo alla creazione di una scuola superiore dove formare i vertici della pubblica amministrazione, in chiave internazionale ed europea, che ho lanciato recentemente. Un riconoscimento inoltre per la capacità dei territori dell'Euregio di lavorare assieme e di elaborare soluzioni innovative in seno a quel grande 'disegno' rappresentato dal raddoppio della ferrovia del Brennero, con tutto ciò che ne consegue in termini di potenziamento dell'intermodalità. Ma non dobbiamo fermarci qui.
Le opportunità che si aprono in questo grande spazio alpino, in cui vivono 80 milioni di persone, sono molte. Dobbiamo mettere a punto un'agenda di lavoro e dobbiamo perfezionare i meccanismi di governance. Sappiamo che in quest'eperienza sono coinvolte, oltre alle aree di montagna vere e proprie, anche importanti realtà metropolitane: questa può essere un'opportunità, se sapremo 'pesare' correttamente esigenze e bisogni di ciascuna realtà e tradurli in azioni concrete, utilizzando al meglio le risorse messe a disposizione dall'Europa". Nel corso dell'incontro dei presidenti degli stati e delle regioni, svoltosi a porte chiuse, i presidenti dell'Euregio, Rossi, Kompatscher e Platter, hanno proposto inoltre che la sede di Bruxelles dell'Euregio diventi uno Strategy Point un punto di riferimento strategico di Eusalp presso la "capitale dell'Europa".
"Questo - ha aggiunto Rossi - nella convinzione che le regioni, specie se già impegnate in progetti di cooperazione transfrontaliera come le nostre, possano davvero giocare un ruolo di primo piano nella strategia europea per le Alpi".
L'evento di Brod, organizzato dal Ministero degli esteri sloveno assieme alla Commissione europea, si è aperto stamani attorno alle 11 con i saluti del presidente della Sovenia Karl Erjavec, del commissario europeo alle Politiche regionali, Corina Cretu, e del commissario europeo ai trasporti, Violeta Bulc. Presenti anche numerosi ministri o sottosegretari agli esteri degli stati interessati fra cui, per l'Italia, il sottosegretario Benedetto Della Vedova.
I lavori, oggi e domattina, si articolano in panel dedicati a problematiche specifiche: costruzione e accrescimento delle competenze per la crescita economica e l'innovazione, creazione di "reti" (connettività e mobilità, ambiente ed energia, governance multlivello). L'evento si è aperto con l'intervento del presidente sloveno Erjavec; la Slovenia per il 2016 detiene la presidenza di Eusalp, ma in futuro oltre ai governi nazionali potrebbero porsi alla guida pro tempore della Macroregione anche i governi regionali. Erjavec ha ricordato che la Slovenia è presente in ben tre macroregioni, questa, quella danubiana e quella adriatica, e che, pur essendo i membri di questa nuova strategia Ue, per molte ragioni, diversi, potranno lavorare proficuamente assieme, in temi che vanno dall'ambiente all'acqua, dal turismo allo sviluppo economico. "Spetta a noi - ha concluso - soddisfare le aspettative che stiamo creando".
La commissaria Cretu ha spiegato a sua volta che la Macroregione alpina racchiude risorse preziose e che la strategia europea che ha dato vita ad Eusalp non è nata a Bruxelles, ma grazie proprio all'iniziativa delle regioni. "La Commissione - ha aggiunto - supporterà questa esperienza strategica ma i veri protagonisti qui sono gli stati e le regioni. Tutti devono diventare i 'gestori' della strategia, ogni giorno. Le vostre montagne devono diventare fonte di ispirazione per una solidarietà più marcata e servire da modello per altre strategie europee".
La commissaria Bulc ha parlato di crescita economica, innovazione e posti di lavoro, "priorità assolute della Commissione. Ma tenendo conto delle specificità locali. Per questo, ad esempio, è così importante adottare soluzioni efficaci e sostenibili per problematiche come quella dei trasporti. I corridoi oggi sono strategici, compreso quello che passa per il Brennero, il più ambizioso e audace, che contribuirà a spostare parte del traffico dalla strada alla ferrovia. La collaborazione transfrontaliera su questi temi è fondamentale, anche per utilizzare al meglio i finanziamenti disponibili: 24 miliardi nel periodo 2014-2020".
Michael Linhart, segretario generale austriaco agli affari internazionali, infine, nel suo intervento ha ricordato anche l'Euregio, positivo esempio di collaborazione transfrontaliera che ha per certi versi anticipato quanto sta nascendo ora su scala macroregionale sui due versanti dell'arco alpino.
Il segretario agli affari esteri italiano Benedetto Della Vedova, infine, ha ricordato come cento anni fa su queste montagne "i nostri nonni hanno combattuto una guerra fratricida.