Trento - Più controlli e nuove condizioni di utilizzo. Sono soluzioni di maggiore rigore quelle adottate dalla Provincia autonoma di Trento - con l'Unità di missione strategica Mobilità - per salvaguardare i principi della “sharing mobility” alla base dell'attivazione del servizio E-Motion, che a Trento è gestito da BicinCittà. Si tratta di un servizio molto apprezzato dalla cittadinanza e che l'Amministrazione provinciale ha deciso di implementare, aderendo ad un bando ministeriale che porterà nelle casse di Piazza Dante 1 milione di euro di contributo. Disponibile 365 giorni all'anno per l'intero arco della giornata, la flotta di 196 biciclette pubbliche (di cui 74 elettriche) è costituita attualmente da 51 ciclo-stazioni, per un totale di 598 colonnine. Presto si aggiungeranno dunque 37 nuove stazioni con altre 378 colonnine.
Nuove regole a breve saranno introdotte. Nelle ultime settimane, l'Umst Mobilità ha rilevato un incremento di comportamenti anomali e scorretti da parte di qualche utilizzatore del bike sharing, che si aggiungono ad episodi di vandalismo. L'ipotesi, fondata anche su alcune segnalazioni, è che le due ruote venissero utilizzate per traffici poco leciti. Su quest'ultimo aspetto, il presidente della Provincia sottolinea il fatto che anche attraverso queste attenzioni si contrastano devianze e comportamenti scorretti soprattutto fra i più giovani.