I figuranti erano bloccati per un finto guasto sulle cabine della seggiovia Baradello e i responsabili dell’esercitazione hanno ipotizzato anche la presenza di attrezzature specifiche, come per esempio una attrezzatura monosci per disabili sitting o altri dispositivi.

Che cosa potrebbe accadere in questi casi? La prova pratica ha dimostrato che non ci sono differenze sostanziali rispetto agli interventi messi in atto finora: le persone diversamente abili possono continuare a utilizzare gli impianti e a salire in quota, per praticare sport o per turismo, senza temere complicazioni. L’esercitazione ha anche avuto la supervisione di Mauro Bernardi, atleta bergamasco che da anni si occupa di queste tematiche, in relazione soprattutto al mondo dello sport, e di un istruttore nazionale del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Il risultato dell’esercitazione è stato positivo per la Stazione di Aprica del CNSAS Lombardo, che ha ideato una iniziativa unica per ora a livello nazionale, per la società di gestione degli impianti del Baradello, che ha messo a disposizione le strutture, per la scuola di sci FullSky di Aprica, che si occupa anche di corsi specifici per persone con disabilità. Perché la montagna è di tutti.