Peio (Trento) - Una festa dell'intera valle e del Trentino occidentale: migliaia di persone, tra cui numerosi turisti, hanno partecipato alla Festa dell'agricoltura in Val di Pejo e conclusa in serata con musica e l'estrazione della lotteria.
Tre giorni di festa, dove sono state riscoperte le tradizioni locali, quelle degli allevatori che sono tornati a valle dopo l'estate trascorsa negli alpeggi, ma anche le attività artigianali con lavorazioni di alta qualità.
La Festa dell'Agricoltura è iniziata venerdì con l'escursione con le guide del Parco Nazionale dello Stelvio verso la piana di Covel per scoprire la tosatura delle pecore, uno dei momenti più iconici, poi la musica e il divertimento a Malga Pontevecchio nel contesto di Malghe Sognanti con i Cantori Solandri, è proseguita ieri con l'aperitivo del contadino, degustazioni dei prodotti tipici accompagnati da vini locali o birre artigianali nei bar della valle, la fattoria didattica, giochi per bambini e laboratorio di disegno con una speciale area bimbi con i giochi di una volta e la Fera de Cogol, con la tradizionale mostra dei bovini delle Aziende Agricole della Val di Pejo e l'elezione della reginetta: Susy è la come miglior mucca del 2024.
O
ggi il clou della Festa con il pranzo e la degustazione delle specialità gastronomiche locali, la sfilata delle mucche per le vie di Cogolo, accompagnata dal
Corpo Bandistico Val di Peio, tra due ali di folla che ha applaudito allevatori e arrtigiani, scattato foto e filmato. Migliaia di persone hanno assistito a una delle sfilate degli allevatori più importanti del Trentino.
Poi tra una
folla di
persone, in un anfiteatro a cielo aperto, migliaia di persone hanno assistito al
Palio delle frazioni, presentato da Alberto Penasa, che ha visto gare tiratissime tra le frazioni del paese. Il gran finale tra musica, cena tipica ed estrazione della lotteria.
Soddisfatti gli organizzatori, partendo dal Consorzio Val di Peio e amministratori del Comune di Peio:
"E' stato l'omaggio ai nostri agricoltori al termine del periodo estivo - sostengono -
I tre giorni sono stati dedicati alla tradizione contadina, alla buona genuina cucina, alle attività tradizionali delle nostra terra e ogni anno sempre più persone vi partecipano". "E' stato un tuffo nel passato", concludono.
di
Angelo Panzeri