BORNO (Brescia) - Dopo un inizio straorinario, nel 2019, per numero di visitatori che in più di 5000 hanno varcato l’ingresso della sede del
Museo della Fotografia Storica Camuna, che si sviluppa nelle 16 stanze di Villa Guidetti a
Borno, la pandemia ha ridotto il numero delle visite che, comunque, non è mai sceso sotto le 3.000 unità.

Quest’anno, dopo importanti lavori effettuati atttraverso la tinteggiatura dei locali e il ripositamento del
materiale fotografico, alle oltre
1300 fotografie già presenti, frutto di una ricerca costante e della disponbilità di tanti camuni, sono state aggiunte altre 400 fotografie.
Sabato 28 giugno alle 16 il
Museo della Fotografia Storica Camuna riapre per permettere ai tanti turisti che trascorreranno un periodo di vacanze sulle nostre montagne, di scoprire com’era la Valle Camonica tanto tempo fa, scoprire le abitudini, il lavoro, il divertimento e i volti segnati dalle fatiche di chi aveva con il territorio un rapporto intimo che, in pochissimo tempo – psassando dalla civiltà contadina a quella induistriale ed ora dell’intellligenza artificiale – è scomparso.