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Cresce il turismo in Valle Camonica e sui laghi di Garda e Iseo

I dati su arrivi e presenze turistiche in provincia di Brescia

BRESCIA - Turismo, arrivi e presenze in aumento, spesa in crescita e risultati incoraggianti dai primi dati 2025: la provincia di Brescia si conferma tra le destinazioni italiane più dinamiche. Secondo il presidente di Visit Brescia, Eugenio Massetti, “I dati 2024 e le prime proiezioni 2025 confermano l’efficacia della strategia pluriennale adottata da Visit Brescia: puntare su qualità, internazionalizzazione e sinergie tra territori. La provincia di Brescia cresce perché riesce a proporsi come sistema coerente, capace di offrire esperienze autentiche e diverse in ogni area. Questo è il nostro vero punto di forza.

Il 2024 è stato un anno di forte consolidamento per il turismo nella provincia di Brescia, con oltre 11 milioni di presenze (+4,03%) e più di 3,1 milioni di arrivi (+3,35%), che collocano il territorio tra le prime dieci destinazioni italiane per volumi di flusso. Un risultato che conferma la solidità e l’attrattività crescente della provincia, anche a confronto con l’anno precedente, segnato dal grande successo di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura.

I dati raccolti da Visit Brescia evidenziano non solo la forza dei mercati internazionali e la crescita della spesa turistica, ma anche un buon avvio del 2025, con indicatori in miglioramento su più fronti: reputazione online in aumento, crescita della connettività aerea e incremento dei pagamenti turistici digitali.

L’insieme dei dati conferma la tenuta strutturale del sistema turistico provinciale, che si dimostra competitivo, aperto ai mercati esteri e coerente con le nuove esigenze della domanda internazionale.

UN ANNO DI CRESCITA
Nel 2024 la provincia di Brescia ha registrato oltre 11 milioni di presenze turistiche, con un incremento del +4,03% rispetto al 2023, pari a oltre 429.000 presenze in più. Il territorio si conferma così nella Top 10 delle destinazioni italiane più visitate, posizionandosi al decimo posto assoluto nella graduatoria nazionale per numero di presenze turistiche, con una quota di mercato pari al 2,37% sul totale nazionale.

Un risultato che consolida la vocazione turistica della provincia di Brescia, trainata da una proposta ampia e diversificata che spazia dai grandi laghi alle montagne, dalle città d’arte ai cammini, fino al turismo enogastronomico e sportivo.

Tra le prime dieci province italiane per numero di presenze, Brescia è la terza per crescita rispetto all’anno precedente, superata solo da Roma (+14,79%) e Milano (+10,73%). Una performance che sottolinea la solidità e la competitività della destinazione anche nei confronti di territori tradizionalmente forti come Venezia, Bolzano, Trento e Firenze, che hanno registrato incrementi più contenuti o pressoché stabili.

A questi dati si affiancano quelli relativi agli arrivi turistici, anch’essi in crescita. La provincia di Brescia ha accolto oltre 3,1 milioni di arrivi nel 2024, in aumento del +3,35% rispetto all’anno precedente, pari a circa 102.000 arrivi in più. Brescia si colloca così al decimo posto anche per numero di arrivi, con una quota del 2,26% sul totale nazionale.

Anche sul fronte degli arrivi, tra le prime dieci province italiane, Brescia è una delle realtà con la crescita più sostenuta, superando città come Firenze, Trento, Napoli, Rimini e Torino in termini di incremento percentuale. Un dato che conferma l’attrattività crescente della destinazione sia per il turismo domestico sia per quello internazionale.

A livello regionale, la provincia di Brescia si posiziona saldamente come seconda destinazione turistica della Lombardia, dietro solo alla città metropolitana di Milano (sesta per presenze e quarta per arrivi a livello nazionale). La distanza rispetto alle altre province lombarde è significativa: la terza provincia per presenze è Sondrio, con poco più di 3,6 milioni di presenze (32° posto nazionale), mentre per arrivi è Varese, con circa 1,5 milioni di arrivi (22° posto nazionale). Questo conferma il ruolo centrale della provincia di Brescia nel sistema turistico lombardo.

Anche nel 2024, il turismo internazionale ha rappresentato il motore principale della crescita. I visitatori stranieri hanno generato circa il 72% delle presenze totali in provincia, con la Germania saldamente al primo posto: quasi 3,8 milioni di pernottamenti, in aumento del +3,9% rispetto al 2023, pari a una quota del 34,2% del totale. Seguono i turisti italiani, con oltre 3 milioni di presenze, in lieve flessione (-0,94%).

La propensione internazionale del turismo bresciano è nettamente superiore rispetto alla media regionale: il 72% delle presenze nel 2024 è stato generato da turisti stranieri, a fronte del 64,8% registrato complessivamente in Lombardia. Questo dato conferma la forte apertura internazionale del territorio bresciano e il successo delle strategie di promozione sui mercati esteri.

Tra i mercati stranieri in forte crescita spiccano: Polonia (+36,2% di presenze; +35,6% di arrivi), con oltre 93.000 arrivi e 381.000 pernottamenti, a conferma di un consolidamento significativo; Stati Uniti (+25,9% presenze; +21,7% arrivi), con oltre 54.000 arrivi e quasi 147.000 presenze; Svezia, Ungheria, Norvegia, Spagna e Romania, tutti in crescita sia per presenze che per arrivi, con variazioni percentuali a due cifre.

Anche Regno Unito (+11,1% presenze; +10,4% arrivi), Francia (+8,0%; +9,7%) e Svizzera/Liechtenstein (+5,0%; +3,2%) confermano un andamento positivo e una forte fidelizzazione al territorio.

In lieve calo invece Paesi Bassi e Austria, che però restano tra i principali mercati per volumi.

In controtendenza alcuni mercati come Israele, che perde circa 4.500 arrivi rispetto al 2023 (-20,5%), pur mantenendo un ruolo attivo nelle dinamiche internazionali.
Il dato complessivo degli arrivi conferma un equilibrio tra turismo di prossimità e medio-lungo raggio: l’Italia resta il primo mercato in termini di arrivi (oltre 1,27 milioni), ma in calo del -2,2%, mentre la Germania si consolida come primo mercato estero per numero assoluto di arrivi (quasi 729.000, +3,9%), seguita da Regno Unito, Francia e Polonia.

Merita infine una menzione il Medio Oriente, area su cui Visit Brescia ha investito in modo strutturato a partire dal 2022 attraverso attività mirate di promozione, partecipazione a fiere di settore e accoglienza di buyer e content creator. Nel 2024, i Paesi del Golfo e del Medio Oriente (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Kuwait e altri) hanno generato complessivamente quasi 38.000 arrivi, con una crescita del +38,8% rispetto al 2023, posizionandosi al 20° posto tra i mercati internazionali per presenze. Un dato ancora contenuto in termini assoluti, ma in fortissima espansione, che conferma la validità delle azioni intraprese e la potenzialità del bacino medio-orientale per il turismo esperienziale, culturale e luxury.

Un altro indicatore positivo riguarda la permanenza media, che nel 2024 è risultata in lieve aumento rispetto al 2023, passando da 3,49 a 3,51 notti per turista. Un dato apparentemente marginale ma significativo, in quanto in controtendenza rispetto alla generale riduzione della durata dei soggiorni, soprattutto nelle destinazioni urbane.

Con una media di 3,51 notti, la provincia di Brescia supera realtà consolidate del panorama turistico italiano come Milano (2,19), Firenze (2,44), Bologna (2,23) e Torino (2,57). Questo risultato evidenzia la capacità del territorio di offrire un’esperienza completa e diversificata, in grado di stimolare soggiorni più lunghi e distribuiti su più località.

Da segnalare, in particolare, la differenza nella permanenza media tra turisti italiani e stranieri: i visitatori esteri hanno soggiornato in media 4,25 notti, quasi il doppio rispetto agli italiani (2,43 notti). Un dato che rafforza la centralità della componente internazionale e che conferma il valore strategico delle attività promozionali verso mercati a lungo raggio.

Un’ulteriore chiave di lettura interessante riguarda la distribuzione dei flussi turistici nelle diverse macro-aree della provincia di Brescia, che mostra come la varietà territoriale si rifletta anche nella composizione della domanda.

MONTAGNA E LAGHI
Il Lago di Garda si conferma il principale attrattore turistico del territorio, con oltre 8 milioni di presenze registrate nel 2024, pari a oltre il 72% del totale provinciale, e una permanenza media che sfiora le 4 notti. La destinazione gardesana rappresenta la locomotiva turistica della provincia, sostenuta da una fortissima componente internazionale e da una stagionalità sempre più estesa. L’incremento rispetto al 2023 è del +4,34%, pari a oltre 333.000 presenze in più.

Il capoluogo e l’area urbana circostante hanno registrato quasi 1 milione di presenze (+4,59%), equivalenti a circa l’8,3% del totale provinciale, superando le performance del 2023, anno in cui Brescia è stata Capitale Italiana della Cultura. Un risultato tutt’altro che scontato, che conferma la capacità della città di consolidare l’attenzione attratta durante l’anno di capitale e di posizionarsi stabilmente come destinazione culturale urbana, congressuale e short break.

La zona del Lago d’Iseo e della Franciacorta prosegue il suo trend positivo, con quasi 840.000 presenze, pari a circa il 7,6% del totale, e una crescita dello +0,79%, segno di un’evoluzione costante della destinazione nel segno dell’enogastronomia, dell’accoglienza diffusa e dell’esperienzialità.

Anche le aree montane si confermano fondamentali nell’economia turistica bresciana: la Valle Camonica cresce del +5,39%, superando le 760.000 presenze annue (circa il 6,9% del totale provinciale), mentre la Valle Sabbia e il Lago d’Idro segnano un +3,88% e rappresentano il 2,35% delle presenze totali, con una permanenza media record di oltre 4,7 notti per soggiorno, evidenziando una domanda fedele e orientata a soggiorni prolungati nella natura.

Pur su numeri assoluti ancora contenuti, la Valle Trompia registra una crescita percentuale molto significativa (+35,68%), passando da poco più di 15.000 a oltre 21.000 presenze, pari allo 0,19% del totale provinciale. Un segnale incoraggiante che conferma le potenzialità di sviluppo di quest’area, soprattutto in chiave outdoor, industrial heritage e turismo scolastico.

Chiude il quadro la Pianura Bresciana, che registra un solido +8,34% di presenze, per un totale di oltre 165.000 presenze annue, pari a circa l’1,5% del totale provinciale. Un’area in crescita, trainata da eventi, turismo d’affari, cicloturismo e piccoli borghi.

Nel complesso, tutte le macro-aree del territorio provinciale registrano un incremento delle presenze rispetto al 2023, a conferma della diffusione territoriale della crescita e del lavoro sinergico svolto nel valorizzare identità e attrattori di ciascuna area.

FLUSSI TURISTICI EXTRAEUROPEI
Un dato particolarmente rilevante riguarda infine la propensione crescente della provincia di Brescia ad attrarre flussi turistici extraeuropei, passati da 426.000 nel 2023 a oltre 675.000 nel 2024, con un incremento del +58,5% e una quota che supera oggi il 6% delle presenze totali provinciali.
Si tratta di un’evidenza significativa, che conferma il buon esito della strategia di Visit Brescia volta alla diversificazione dei mercati, soprattutto verso aree extra-UE a maggiore capacità di spesa e con interesse crescente verso destinazioni autentiche e multisfaccettate.

In un contesto in cui alcuni mercati europei consolidati mostrano segnali di rallentamento o stagnazione, la crescita dei flussi da Stati Uniti, Medio Oriente e altri Paesi extraeuropei sottolinea la capacità attrattiva della provincia di Brescia presso un pubblico globale, grazie a un’offerta di servizi, accoglienza e attrattive di livello sempre più competitivo. La direzione intrapresa si dimostra, dunque, coerente con le evoluzioni della domanda internazionale e con le priorità strategiche di medio-lungo termine.

La spesa turistica: una crescita tracciabile anche nei pagamenti digitali
Nel 2024, la provincia di Brescia ha registrato un deciso incremento della spesa turistica monitorata attraverso le transazioni con carte di credito Mastercard, segnando un +14% rispetto al 2023. Un dato che rispecchia e rafforza l’andamento positivo dei flussi turistici, suggerendo una maggiore propensione alla spesa da parte dei visitatori, sia italiani che stranieri.
In linea con quanto osservato per le presenze, anche nella distribuzione della spesa si conferma la netta predominanza della componente internazionale: 70,59% del totale speso è attribuibile a turisti stranieri; 29,41% proviene da visitatori italiani.

Un’evidenza che sottolinea il peso strategico dei mercati esteri nel generare ricadute economiche dirette sul territorio.
Le categorie merceologiche che assorbono la maggior parte della spesa turistica coincidono con alcuni dei principali punti di forza dell’offerta locale: Ricettività 27,25%; Ristorazione 18,39; Prodotti enogastronomici 13,77 e Abbigliamento e moda 11,63
Queste voci non solo rappresentano settori chiave dell’economia locale, ma costituiscono elementi qualificanti dell’esperienza turistica, soprattutto per il pubblico internazionale, sempre più attratto da autenticità, qualità e lifestyle italiano.
Analizzando la spesa per provenienza geografica, la Germania si conferma il mercato leader, con il 41,16% del totale speso e un incremento annuo del +8%. Il ticket medio per transazione si attesta a 79,69 euro, tra i più alti rilevati. Un dato che consolida ulteriormente il ruolo centrale della Germania non solo in termini di volumi di presenze, ma anche di impatto economico.
Segue un quadro dettagliato dei principali mercati di spesa:
Origine Spesa % Var.YoY Ticket medio (€)
Germania 41,16 +8% 79,69
Paesi Bassi 10,92 0% 44,27
Regno Unito 7,28 +13% 47,32
Svizzera 6,72 +5% 70,66
Austria 4,87 +8% 69,46
Belgio 3,90 +2% 59,56
Francia 2,57 +9% 42,12
Polonia 2,38 +30% 35,62
Stati Uniti 1,84 +23% 64,71
Svezia 1,65 +17% 48,36
Un sistema ricettivo solido e consolidato
Con 8.726 strutture ricettive attive nel 2024, la provincia di Brescia è la seconda in Lombardia per numero di strutture, preceduta solo da Milano (25.016). Il dato evidenzia l’ampiezza e la varietà dell’offerta ricettiva bresciana, con una prevalenza di strutture extra-alberghiere (8.010) rispetto a quelle alberghiere (716), segno di un sistema turistico diffuso, flessibile e radicato nei territori.
Questa composizione rende il territorio particolarmente adatto a intercettare: la domanda di turismo esperienziale e autentico, le esigenze di soggiorni lunghi e personalizzati, la fruizione sostenibile dei diversi paesaggi turistici: laghi, montagne, colline, città e pianura.

La forza della ricettività è un elemento chiave nella strategia di Visit Brescia per uno sviluppo turistico equilibrato e inclusivo dell’intero territorio provinciale.
Provincia Strutture Alberghiere Strutture Extra-Alberghiere Totale
Bergamo 250 3.443 3.693
Brescia 716 8.010 8.726
Como 248 8.029 8.277
Cremona 45 542 587
Lecco 82 3.167 3.249
Lodi 22 168 190
Monza e Brianza 75 1.000 1.075
Milano 681 24.335 25.016
Mantova 60 835 895
Pavia 86 888 974
Sondrio 400 4.794 5.194
Varese 135 2.796 2.931
Totale 2.800 58.007 60.807

PRIMI SEGNALI DEL 2025: UNA STAGIONE IN LINEA CON LE ASPETTATIVE
Sulla base delle prime elaborazioni dei dati parziali e provvisori, nei primi cinque mesi del 2025 gli arrivi in provincia di Brescia risultano sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2024, con una variazione stimata compresa tra lo 0% e il +2%. Un andamento che conferma la stabilità dei flussi e che si accompagna a indicatori di qualità e spesa in crescita.
Destination Reputation 2025: gradimento all’84,5%
Nel primo semestre del 2025, il Destination Reputation Index provinciale – che misura il gradimento espresso online su ospitalità, food & beverage e attrazioni – ha raggiunto l’84,5%.
Le macro-aree con i livelli più alti di soddisfazione sono Valle Camonica (87%), Lago di Garda (85,5%) e Lago d’Idro e Valle Sabbia (84,9%) (Fonte: Digital Inphinity – IODAH).
Le altre aree della provincia si attestano attorno a valori di eccellenza, con punteggi molto vicini alla media complessiva, confermando una qualità percepita dell’esperienza turistica omogeneamente elevata in tutto il territorio, con livelli di soddisfazione che si mantengono elevati anche dopo l’anno da Capitale italiana della cultura.
Aerei e mercati di lungo raggio: trend positivo a supporto della strategia 2025
I dati sul traffico aereo negli scali lombardi confermano la scelta strategica di Visit Brescia di operare su mercati a lungo raggio.
Nel 2024, gli aeroporti lombardi hanno registrato 54,9 milioni di passeggeri, in crescita del +6,6% rispetto al 2023. Le performance per singolo scalo evidenziano: Milano Malpensa: +10,9%; Milano Linate: +4,2%; Bergamo Orio al Serio: +1,1%

Anche i voli operati sono aumentati, passando da 415.000 a 425.200 (+2,5%), con Malpensa: +6,2%, Linate: -2,4%, Bergamo: +0,3%
Nei primi cinque mesi del 2025, il traffico passeggeri ha già superato i 22,6 milioni, confermando una tendenza favorevole alla connettività internazionale e aprendo spazi importanti per la crescita dei mercati USA, Medio Oriente e America Latina.
Spesa turistica: primi sei mesi in crescita
A conferma del buon andamento del turismo nei primi mesi dell’anno, anche l’analisi dei pagamenti con carte di credito Mastercard mostra un segnale positivo:
nel primo semestre del 2025 è stato registrato un aumento del +10% nel volume complessivo della spesa turistica rispetto allo stesso periodo del 2024.
Questo dato segnala una crescente propensione alla spesa da parte dei visitatori, italiani e internazionali, e rafforza ulteriormente l’idea del turismo come settore rilevante per l’impatto economico generato.

UNO SGUARDO AL FUTURO: MERCATI E PRODOTTI PER UNA DESTINAZIONE SEMPRE PIÙ COMPETITIVA
Proseguiranno e si rafforzeranno le attività promozionali verso i mercati extraeuropei, in linea con la strategia di diversificazione geografica già intrapresa.
I riflettori restano puntati su aree ad alto potenziale come Stati Uniti, Canada, Medio Oriente e Brasile, con azioni mirate rivolte sia al pubblico finale sia agli intermediari della filiera turistica.
Visit Brescia sarà chiamata a potenziare ulteriormente le proprie funzioni, ampliando il proprio raggio d’azione verso il modello di una moderna Destination Management Organization (DMO), capace non solo di promuovere, ma anche di coordinare, innovare e rafforzare l’offerta turistica a livello provinciale.
Tra le priorità strategiche in vista del 2026, rientra il consolidamento dei prodotti turistici legati all’outdoor, con particolare attenzione a trekking, cicloturismo, cammini, sport all’aria aperta e alla valorizzazione del paesaggio naturale. Continuerà inoltre lo sviluppo dei segmenti legati all’enogastronomia, al golf e alle esperienze open air, senza trascurare le dinamiche tradizionali che da sempre caratterizzano il tessuto turistico bresciano.
Parallelamente, sarà riservata un’attenzione crescente alla digitalizzazione delle attività promozionali. L’obiettivo è migliorare la visibilità, la misurabilità e l’efficacia delle azioni di marketing, attraverso l’utilizzo di strumenti e linguaggi digitali evoluti. In questo modo, Visit Brescia intende rafforzare la propria capacità competitiva e sostenere in modo sempre più strutturato lo sviluppo turistico della destinazione.

INTERVENTI
Presidente di Visit Brescia Eugenio Massetti: "I dati 2024 e le prime proiezioni 2025 confermano l’efficacia della strategia pluriennale adottata da Visit Brescia: puntare su qualità, internazionalizzazione e sinergie tra territori. La provincia di Brescia cresce perché riesce a proporsi come sistema coerente, capace di offrire esperienze autentiche e diverse in ogni area. Questo è il nostro vero punto di forza. Il turismo si conferma un motore fondamentale per l’economia della provincia di Brescia. Nel 2024 il nostro territorio ha registrato 3.149.802 arrivi e 11.068.441 presenze turistiche (fonte: ISTAT), posizionandosi stabilmente tra le destinazioni più attrattive a livello nazionale. Ma il valore del settore va oltre i flussi: al 31 dicembre 2024, secondo la banca dati Unioncamere, le imprese turistiche attive in provincia erano 47.608, per un totale di oltre 220.000 addetti. Si tratta di un comparto che genera ricchezza, occupazione e sviluppo diffuso, sostenendo non solo le località a forte vocazione turistica, ma l’intero tessuto economico bresciano. Questi risultati sono frutto di una proposta diversificata e competitiva, della capacità di innovare l’offerta e di promuoverla sui mercati strategici. La sfida per il futuro sarà mantenere alta questa competitività, valorizzando le eccellenze del territorio e consolidando il posizionamento di Brescia come destinazione di riferimento in Italia e nel mondo”.

Amministratore delegato di Visit Brescia Graziano Pennacchio: "In un mercato turistico sempre più caratterizzato da prenotazioni last minute, la capacità di elaborare previsioni accurate assume un ruolo strategico crescente, influenzando direttamente l’andamento dei flussi. I mesi primaverili del 2025 hanno registrato risultati positivi, mentre il meteo incerto ha condizionato la prima settimana di agosto e parte di luglio. Ad oggi, per agosto, la provincia di Brescia registra un tasso medio di occupazione dell’85%, con prospettive di ulteriore saturazione grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli. Un punto di forza della nostra destinazione è il contenimento dei prezzi, mantenuti stabili o in linea con l’inflazione, nonostante l’aumento dei costi energetici, a differenza di quanto avvenuto in altre località”.
Ultimo aggiornamento: 10/08/2025 12:01:08
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