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Lombardia, dibattito su stop auto Euro 5

Federcarrozzieri: da misura effetto tsunami su mercato automotive

BRESCIA - "Oggi, in una intervista al Corriere della Sera, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ribadito l’intenzione di inserire nella legge di conversione del decreto infrastrutture un emendamento per evitare il blocco dei veicoli diesel euro 5 attualmente previsto il 1 ottobre in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto aprendo anche alla possibilità di individuare misure alternative che garantiscano analoghi effetti sulla qualità dell’aria senza bloccare le auto, penalizzando famiglie e imprese. È apprezzabile che dal Governo giunga una proposta che, procedendo nella direzione che come presidenti di Regione condividiamo e sosteniamo da tempo, intende farsi carico di una situazione che impatterebbe sulla vita di milioni di cittadini".

Così, i presidenti delle Regioni Piemonte, Alberto Cirio; Lombardia, Attilio Fontana; e Veneto, Luca Zaia; in una nota congiunta, in merito alla necessità di prorogare il blocco alla circolazione delle auto che rientrano nelle categorie oggetto del provvedimento restrittivo imposto dalla Commissione europea.

Lombardia, stop auto Euro 5, Federcarrozzieri: da misura effetto tsunami su mercato automotive

Lo stop alle auto diesel Euro 5 che scatterà in Lombardia il prossimo 1° ottobre causerà un effetto tsunami sul mercato dell’automotive portando a enormi rincari dei prezzi delle autovetture a tutto danno degli automobilisti della regione.
Lo afferma Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, commentando le misure previste dal decreto che introduce il blocco dei veicoli diesel Euro 5 nei comuni con oltre 30.000 abitanti.

In Lombardia circa 484mila veicoli dal prossimo ottobre diventeranno “fuorilegge” e non potranno circolare nei giorni feriali all’interno dei grandi comuni, dalle 7:30 alle 19:30 – spiega Federcarrozzieri – Si tratta di auto non certo datate o obsolete, immatricolate tra il 2009 e il 2015, anno in cui si passò allo standard Euro 6.

Le nuove misure porteranno ad una situazione di caos a danno degli automobilisti – denuncia l’associazione delle autocarrozzerie – La maggiore domanda di vetture “a norma” in grado di circolare nei comuni interessati farà schizzare alle stelle i prezzi dell’usato in Lombardia, e anche i listini del nuovo subiranno ritocchi al rialzo presso i concessionari. Un mercato quello dell’automotive già interessato da pesanti rincari legati al caro-energia e alla guerra in Ucraina: basti pensare che in Italia il prezzo medio di una automobile è passato da una media di circa 21mila euro del 2019 ai 29.300 del 2024, con una crescita del +39,5%.

“In Italia abbiamo il parco auto circolante più vecchio d'Europa, e nessun governo è intervenuto con efficaci politiche di incentivazione all'acquisto di auto nuove – spiega il presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli – Una situazione che ora si trasforma in un danno economico enorme per gli automobilisti, costretti alla scelta tra l’acquisto di una vettura nuova o lasciare l’auto in garage. A fronte di misure fortemente restrittive della libertà di circolazione degli utenti, la Regione Lombardia deve ora riconoscere incentivi e sussidi a chi passa ad una autovettura ecologica, in modo da compensare un evidente squilibrio che rischia di portare anche a contenziosi legali contro l’amministrazione” – conclude Galli.
Ultimo aggiornamento: 12/06/2025 00:01:35
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