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Il Festival all’Insù esplora l'architettura delle terre alte

In programma a Vione e Breno dal 6 al 12 aprile

Vione (Brescia) - Svelato il Festival all’Insù in programma dal 4 al 12 aprile. L'iniziativa della Comunità Montana di Valle Camonica ha come obiettivo esplorare l’architettura contemporanea nelle “aree interne” o “terre alte” con particolare attenzione agli interventi di piccola scala.
Il Festival è stato presentato a Futura Expo, in corso al Brixia Forum di Brescia, alla presenza di Priscilla Ziliani, assessore alla Cultura della Comunità Montana di Valle Camonica; Giorgio Azzoni, curatore scientifico del Festival; Attilio Cristini, coordinatore istituzionale e Luigi Sterli per il Comune di Vione.
Il programma è intenso, articolato su più luoghi e sezioni tematiche: incontri, seminari, mostre, premiazioni, workshop e uscite alla scoperta di eccezionali siti di architettura delle “terre alte”. Tanti i partner del territorio e internazionali: architetti di prestigio, progettisti di design, istituti scolastici di più gradi, appassionati ed esperti del tema montagna, musei, associazioni e artisti.

PREMIO ABITARE MINIMO IN MONTAGNA
Il Festival si aprirà con l’assegnazione del Premio "Abitare minimo in montagna", che si terrà subito dopo il momento inaugurale di venerdì 4 aprile, a Breno. Il premio, suddiviso in due sezioni (rispettivamente dedicate a interventi architettonici e di design d’interni), verrà accompagnato dall’assegnazione di menzioni e menzioni speciali.
Oltre 40 i progetti pervenuti all’attenzione della Giuria, presieduta dall’architetto e teorico Dario Costi e composta da Giorgio Azzoni, Carla Bartolomucci, Antonio De Rossi e Federica Visconti. Progettisti, saggisti, professori e curatori provenienti da tutta Italia.
Il tema dell’intervento minimo desidera dare visibilità ai migliori esempi di progetti di rigenerazione su fabbricati storici o del recente passato, realizzati con il minimo consumo di suolo e di risorse nell’ultimo decennio, presso le aree montane italiane.

CONFRONTI
All’insù vuole essere un festival di incontri e di confronti. 11 gli appuntamenti sul format tra il convegno e la tavola rotonda, momenti di approfondimento condiviso e da condividere. Il primo è fissato per sabato 5 aprile a Breno: Rigenerare in quota sarà una sessione tematica seguita dalla tavola rotonda Architetture alla scala dei contesti montani. La domenica ci sarà invece spazio per La montagna che costruisce, sessione di confronto tra Amministratori su modelli e strumenti dell’economia montana del domani.
Lunedì 7, a Vione, Fondazione Cariplo terrà la comunità di pratica Spazi in trasformazione per i referenti dei progetti di rigenerazione finanziati in territorio lombardo, mentre la giornata dell’8 il Museo dell’Energia idroelettrica a Cedegolo ospiterà la sessione tematica Architetture minime per l’energia. Mercoledì 9 gli incontri si terranno presso Unimont: la sessione Montagna leggera, leggerissima, seguita dalla tavola rotonda Accoglienze montane, dedicate rispettivamente a strutture e infrastrutture per lo sviluppo e a nuovi approcci all’accoglienza in quota.
Nella mattinata di giovedì 10 il confronto si sposterà in aula, dove gli studenti dell’Istituto Meneghini a Edolo parteciperanno a L’incanto del rifugio: 2000 metri sopra le cose umane.
Venerdì 11 si tornerà a Vione, con Condivisione e amore per le comunità di montagna, incontro a cura di ArCa (Associazione Architetti Camuni), organizzato nel contesto del workshop residenziale di progettazione partecipata Microazioni Montane.
La sera invece, a Breno, L’arte del costruire in Valle Camonica sarà l’occasione per scoprire gli esiti della recente ricerca a cura degli storici Oliviero Franzoni e Alberto Bianchi. Infine, il 12 si tornerà nel contesto di Microazioni Montane, con un confronto sull’attivazione di micro spazi urbani attraverso il racconto di alcune esperienze progettuali.

SUL TERRITORIO
Molti gli appuntamenti alla scoperta delle architetture del territorio. I primi due, domenica 6 aprile a Vione, esploreranno il mondo della filiera del legno, partendo dall’antica segheria veneziana (recentemente restaurata) a Vione, seguita da un approfondimento presso la segheria contemporanea di Legno Vivo Alta Valle. La terza di queste uscite sarà invece dedicata proprio al paese di Vione, con l’evento del 7: Guardare dentro la comunità.
A questo faranno seguito ben 3 appuntamenti sotto l’etichetta Guardare dentro l’architettura, così declinati: Gli impianti idroelettrici di Egidio Dabbeni e Gio Ponti (8 aprile, Cedegolo), Attraversare il ‘900 a Edolo (mercoledì 9) e Boario Architettonica (nel pomeriggio di sabato 12).

IN MOSTRA
Tre le mostre ospitate nel corso della rassegna, fruibili per tutta la durata del Festival. Abitare minimo in montagna espone i progetti del Premio, con l’inaugurazione fissata per la sera di venerdì 4 aprile a Breno (Palazzo della Cultura). Durante l’estate, la mostra verrà ospitata presso le sedi dei partner internazionali del Festival: Fachhochschule Graubünden (Coira, Svizzera), Bled Culture Institute (Slovenia), Architekturgalerie München (Germania).
Nel tardo pomeriggio di sabato 5 s’inaugurerà invece diSEGNI 2025. Visioni di architetti, prospettive di comunità, a cura di ArCa, installata presso la suggestiva cornice della chiesetta di S. Antonio (Breno). Sarà poi il Musil (Cedegolo, dall’8) ad ospitare l’esposizione fotografica di Vaclav Sedy: Architetture Idroelettriche in Valchiavenna e Valle Camonica.

IN SCENA
Il Festival è anche animazione sul territorio, con proiezioni e spettacoli per tutti. Domenica 6 aprile a Vione andrà in scena il monologo "C’era una volta il centro storico: cronaca di una morte annunciata", di e con Paolo Bornatici. Martedì 8 presso il Museo dell’Energia idroelettrica di Valle Camonica (Cedegolo) verrà proiettato il recente (2024) docufilm Hotel Paradiso. Costruire ed abbandonare un albergo tra le montagne. Lo Sporthotel in Val Martello di Gio Ponti. Sarà invece il polo Unimont dell’Università degli Studi di Milano (a Edolo) a ospitare mercoledì 9 Selfiescapes, paesaggi del turismo alpino per una serata di confronto con Cantieri d’Alta Quota e il CAI.

RESIDENZE EROICHE
Dal 31 marzo al 15 aprile seguiranno il Festival anche 10 neolaureati/e provenienti da tutta Italia, dando forma alle Residenze Eroiche. Coniugando le rispettive sfere di interesse e competenze negli ambiti di architettura, progettazione, design, comunicazione e montagna, i giovani documenteranno le azioni del Festival. Il soggiorno condiviso presso la Casa Canonica di Vione contribuirà a rinsaldare il legame, gettando le basi per una rete di giovani professionisti del futuro.
Festival all’insù
L’architettura minima in montagna in Valle Camonica, dal 4 al 12 aprile 2025. Puntare lo sguardo all’insù è il modo con cui la gente di montagna amplia il proprio
orizzonte. Un orizzonte fatto di spazi verticali che per essere vissuti reclamano tecniche e abilità consolidate, ma anche visioni e capacità di innovazione, che il
Festival all’insù vuole esplorare.
Il Festival all’Insù è un’iniziativa della Comunità Montana di Valle Camonica, per esplorare l’architettura contemporanea nelle “aree interne” o “terre alte” – o, più semplicemente: in montagna – con particolare attenzione agli interventi di piccola scala. È uno dei dieci progetti sostenuti da Festival Architettura - Edizione 3, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Un programma intenso, articolato su più luoghi e sezioni tematiche: incontri, seminari, mostre, premiazioni, workshop e uscite alla scoperta di eccezionali siti di architettura delle “terre alte”. Tanti i partner del territorio e internazionali (esplicitati nella sezione crediti) coinvolti nell’iniziativa: architetti di prestigio, progettisti di design, istituti scolastici di più gradi, appassionati ed esperti del tema montagna, musei, Comuni,associazioni e artisti.
Concentrandosi sull’architettura minima, Festival all’insù aderisce perfettamente agli ideali di sostenibilità di Futura Expo
Vione, paese in alta Valle Camonica (a 1.250 m s.l.m.) dal 2019 è animato da VioneLab - Vione laboratorio permanente, progetto di rigenerazione e valorizzazione architettonica su piccola scala. È infatti da tale esperienza che nasce l’idea di Festival all’insù, che ne condivide la volontà di riscoprire il valore del proprio patrimonio edilizio storico reinterpretandolo e provando a rispondere alla domanda: “Come si può oggi abitare un paese, in montagna?”
La partecipazione agli eventi è gratuita.
Ultimo aggiornamento: 08/03/2025 14:33:11
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