Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

Valle Camonica, il grande progetto di recuperare le aree dismesse

Breno - Un piano di rilancio delle attività produttive in Valle Camonica, partendo dal recupero delle aree dismesse e la loro trasformazione in un'ottica green. Oggi è stata costituita la Fondazione "Prossima generazione Valle Camonica Ets”, promossa dalla Comunità Montana di Valle Camonica e dell'Alto Sebino e da Confindustria Brescia e rappresentata nel Consiglio di Amministrazione da Ida Bottanelli, Angelo Farisoglio e Giovanni Spatti. La Fondazione nasce per promuovere lo sviluppo economico e sociale delle persone e delle Comunità della Vallecamonica e dell'Alto Sebino, elaborando idee e progetti per sostenere la ripresa e la resilienza dell'economia, oltre che il recupero delle aree dismesse (nella foto da sinistra Ida Bottanelli, Giuseppe Pasini, Sandro Bonomelli e Giuseppe Russo).


Alla presentazione del progetto sono intervenuti Sandro Bonomelli, presidente Consorzio Bim - Comunità montana di Vallecamonica, Giuseppe Pasini, presidente Confindustria Brescia, Ida Bottanelli, vicepresidente consorzio Bim di Vallecamonica e responsabile del progetto, Ivan Ortenzi, Innovation evangelist di Bip (Business integration partners), gruppo internazionale di consulenza di direzione, e co-fondatore di Ars et inventio, società di consulenza sull’innovazione strategica e la creatività aziendale e Giuseppe Russo, economista professionista e direttore del Centro Einaudi.


Il presidente Sandro Bonomelli ha illustrato gli obiettivi della Fondazione: "Puntiamo a disegnare il futuro dello sviluppo economico della Valle Camonica, con idee e progetti per sostenerne la ripresa". Tra i soci fondatori - come riferito dal presidente Sandro Bonomelli - ci sono Confindustria Brescia, il Consorzio Comuni Bim e Comunità Montana di Valle Camonica e in futuro saranno coinvolte aziende ed enti.

"In questo progetto - ha sottolineato Sandro Bonomelli - abbiamo coinvolto le migliori energie del settore privato e di quello pubblico della nostra valle: è una sfida ambiziosa e chiediamo alla Regione di essere al nostro fianco".


Il presidente di Confindustria Brescia, Giuseppe Pasini, ha posto l'accento sull'innovazione del progetto che punta a riportare lavoro ed evitare lo spopolamento della Valle Camonica. "Gli imprenditori - ha spiegato Pasini - devono tornare a vivere la Valle Camonica, partecipare alla trasformazione del territorio e questa è una sfida da qui al 2030". I giovani - ha aggiunto Pasini - lasciano il territorio perché non c'è lavoro, i paesi si spopolano e l'obiettivo di questo progetto è invertire la tendenza. Noi puntiamo a riqualificare le aree dismesse, seguendo le linee guida del prossimo decennio e creando nuova occupazione".


Ida Bottanelli, vicepresidente consorzio Bim di Vallecamonica e responsabile del progetto, è entrata nel merito del progetto, partendo dal recupero delle aree dismesse di piccole e grandi dimensioni (più di 656mila metri quadrati in Valle Camonica) con investimenti strategici rivolti al rilancio della produttività e "sviluppando percorsi economici innovativi". Ida Bottanelli ha snocciolato i dati sull'economia camuna, che ha perso posti di lavoro (circa 1.500) tra il 2008 e il 2016 e gli unici due Comuni in controtendenza - per le scelte introdotte - sono Sellero e Cividate Camuno che hanno avuto investimenti del Consorzio Bim e avviato un recupero di posti di lavoro. "La Fondazione - ha precisato Ida Bottanelli - mira a trasformare il nostro territorio da fucina di manodopera a culla delle per le imprese green, e alta tecnologia e specializzazione. Le aree dismesse sono una delle nostre opportunità, insieme alle risorse energetiche green, come le grandi e piccole derivazioni idroelettriche di cui la valle è ricca e la nuova opportunità dell'idrogeno".


Sono poi intervenuti Ivan Ortenzi, Innovation evangelist di Bip (Business integration partners), gruppo internazionale di consulenza di direzione, e co-fondatore di Ars et inventio, società di consulenza sull’innovazione strategica e la creatività aziendale e Giuseppe Russo, economista professionista e direttore del Centro Einaudi. Quest'ultimo ha rimarcato: "In questa fase c'è un numero di aziende che aumenta, in particolare quelle dedite ai servizi alla persona e alle imprese e aziende legate alle ristorazione. C'è una dinamicità, ad esempio il calo del manifatturiero è inferiore a quello del settore terziario e turismo".


Secondo Giuseppe Russo "Le restrizioni alle attività economica hanno inciso parecchio, una crisi quella del Covid-19 diversa da quelle del passato che ha impattato molto sul terziario più che su quello industriale". Il 2020 è stato un anno orribile e anche nel 2021 è incerta la ripresa. La Valle Camonica vuol cogliere le nuove opportunità per dare un futuro alle future generali e il primo passo è dal recupero delle aree dismesse.

Ultimo aggiornamento: 29/01/2021 16:03:06
POTREBBE INTERESSARTI
ULTIME NOTIZIE
01/05/2025 08:00 - 01/05/2025 18:30
01/05/2025 10:00 - 01/05/2025 12:00
01/05/2025 11:00 - 01/05/2025 13:30