Con i fondi Odi di confine, che sono stati assegnati da poco, il Comune di Sonico interverrà con la realizzazione di un tratto di marciapiede, quindi il sottopasso alla linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo e la passerella sulla Val Rabbia (Nella foto si può osservare dove sarà realizzata, parte alta dove l'alveo della Val Rabbia è stretto).
Il progetto presentato dall'Amministrazione comunale ha come obiettivi: realizzare il collegamento tra la viabilità esistente nel paese camuno e il sistema di strutture per l'escursionismo nel Parco Adamello, rendere ancora più attrattivo il territorio generando ricadute per la Media e Alta Valle Camonica attraverso l’attuazione di specifici interventi in grado di integrare e valorizzare l’offerta turistica oggi esistente.
Considerata la peculiarità del territorio naturale nel quale il paese si trova (Parco Regionale dell’Adamello) e in considerazione della crescita degli amanti del turismo naturalistico e sportivo e della relativa ricaduta occupazionale determinata da tale importante fenomeno, l’Amministrazione comunale di Sonico intende creare nuove opportunità per i turisti sportivi amanti della montagna attraverso la sistemazione di specifici percorsi dedicati proprio a escursionisti, alpinisti, appassionati di mountain bike e ciclisti.
Gli interventi previsti: realizzazione di una passerella ciclopedonale sulla Val Rabbia in corrispondenza della strada silvo-pastorale di collegamento del capoluogo con la parte nord dell’abitato di Rino verso la Val Malga; realizzazione di un sottopasso ferroviario ciclopedonale, che permetta il collegamento diretto a piedi e in bicicletta alla ciclovia dell’Oglio che corre nel centro del paese di Sonico per raggiungere la stradina che attraverso la passerella sulla Val Rabbia garantirebbe i collegamenti, infine la realizzazione di circa 300 metri di marciapiede con parte ciclabile, un collegamento diretto a piedi e in bicicletta dal lato sud del paese camuno al sottopasso ferroviario. Costo stimato degli interventi attorno ai 400mila euro, di cui 250mila euro da fondi Odi e la restante quota finanziata con mutuo comunale.