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Legge sulla montagna, via libera dal Consiglio dei Ministri. Masneri: "Poste le basi per il rilancio"

Edolo - Le aree montane saranno valorizzate e saranno incentivate le attività e il ripopolamento delle comunità nelle valli alpine. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge su “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”. Il provvedimento introduce misure organiche a sostegno dello sviluppo delle zone montane, raccogliendo in un testo unitario e sistematico interventi normativi finalizzati a ridurre la condizioni di svantaggio dei territori montani.


Soddisfazione è stata espressa da Luca Masneri, sindaco di Edolo (Brescia) e coordinatore del tavolo nazionale sulla montagna istituito dal ministro Maristella Gelmini: "La legge sulla montagna rappresenta un grande punto di arrivo e partenza. Punto di arrivo e di un lavoro di 8 mesi del tavolo tecnico montagna con i suoi 40 membri e grande merito è del ministro onorevole Gelmini che ha creduto nella necessità di una legge che aggiornasse un quadro normativo che era vetusto e desueto e non rispondeva più alle esigenze della montagna oggi. Punto di partenza è il cambio di mentalità: si pone al centro la figura di chi vive in montagna e lo sviluppo integrale della montagna. Una montagna che vede i giovani e la possibilità della valorizzazione delle loro capacità di vivere, oltre che di ripopolamento. E' un incentivo a vivere in montagna e intraprendere in montagna attività, valorizzando medici e infermieri, professori che intendono stabilizzarsi in area montane.

Una proposta normativa che punta a far crescere e sviluppare le aree montane".


La Strategia nazionale per la montagna italiana (*SNAMI*) verrà finanziata grazie al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) per il quale l’ultima legge di bilancio ha previsto lo stanziamento di 100 milioni per il 2022 (prima erano 29,5 milioni) e 200 milioni a decorrere dal 2023.


I PUNTI QUALIFICANTI
Il disegno di legge interviene, in modo particolare, attraverso lo sviluppo dei seguenti punti:
• sanità di montagna (forme di incentivazione in favore dei medici e degli operatori socio sanitari che prestano la propria attività lavorativa nei Comuni montani);
• scuole di montagna (agevolazioni e premialità per gli insegnanti che prestano il servizio scolastico nelle aree montane);
• servizi di telefonia mobile e accesso a internet (Sono incentivati la copertura dell’accesso ad internet in banda ultralarga e gli interventi sulle infrastrutture idonei a garantire la continuità dei servizi di telefonia mobile);
• incentivi agli imprenditori agricoli e forestali (credito di imposta, agli imprenditori agricoli e forestali che esercitano la propria attività nei Comuni montani e che investono nelle pratiche benefiche per ambiente e clima);
• misure fiscali di favore per le imprese montane “giovani” (credito d’imposta per le piccole e microimprese che intraprendono la propria attività nei Comuni montani destinatari di tale forma di agevolazione e in cui il titolare o almeno uno degli esercenti non abbia compiuto 36 anni di età);
• misura “Io resto in montagna” (detrazioni sul mutuo per chi, con meno di 41 anni, acquista una prima casa in un Comune montano con meno di 2mila abitanti);
. Professioni della montagna: la SNAMI dovrà riservare agli stessi (riconoscendone il ruolo fondamentale) specifici incentivi e finanziamenti attraverso l’impiego del FOSMIT.

Ultimo aggiornamento: 10/03/2022 16:27:07
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