Lo scorso ottobre a Mola di Edolo - attorniato da più di 300 alpini camuni - era stato festeggiato dal gruppo di Edolo al compimento dei 100 anni e aveva avuto un importante riconoscimento.
Ugo Balzari (nella foto) è stato arruolato il 7 gennaio 1942 come portaordini sciatore del Battaglione Edolo e ai primi di luglio venne inquadrato nella divisione alpina Tridentina. Ha partecipato alla campagna di Russia e con le truppe italiane percorse a piedi 260 chilometri, a 40 gradi sottozero. Oltre 220.000 italiani impegnati sul fronte, di loro 104.000 meno di un anno dopo erano morti o spariti per sempre nei gulag siberiani.
L’ordine della ritirata lo portò proprio Balzari con gli sci alle postazioni avanzate del Battaglione Edolo, sul Don, nel villaggio di Bassovka. Erano le 17,30 del 17 gennaio 1943. Tre giorni dopo, alle porte dell’abitato di Skororyb, il primo massacro per mano di un nemico cento volte più forte. In quell'occasione Ugo Balzari conobbe un santo, don Gnocchi, cappellano del 5° Alpini, che descrive come "una persona umana".
Vicinanza degli alpini della Valle Camonica alla famiglia di Ugo Balzari.