Trento - E’ stato presentato il catalogo della mostra
“Luigi Bonazza: Trento, la montagna, il circolo degli artisti”, inaugurata a
Palazzo Trentini e alla Cappella Avantini di palazzo Thun il 4 aprile scorso e in calendario fino al
16 maggio prossimo.
Accanto al saluto del Presidente del Consiglio provinciale
Claudio Soini, che ha ricordato il sodalizio tra Consiglio provinciale, Comune di Trento e Trento Film Festival che ha permesso la realizzazione di questa mostra nel sessantesimo dalla morte dell’artista, alla presentazione sono intervenute le due curatrici della rassegna
Roberta Bonazza e
Nicoletta Tamanini e gli storici
Giuseppe Ferrandi e
Luca Nicolodi.
Roberta Bonazza, autrice del testo “
Trento, le montagne sullo sfondo, l’arte nel cuore” attraverso una dettagliata biografia, ha restituito un’immagine accurata non solo del percorso artistico di Bonazza, ma anche della sua indole e della sua complessa personalità. La curatrice ha offerto una riflessione sul significato della montagna per questo artista che negli anni vissuti a Vienna seppe assorbire il vento mitteleuropeo e riportare a Trento il ricco fermento culturale e sociale dell’epoca, restituendo la sua grande, talentuosa capacità di pittore e incisore e riuscendo a tenere insieme la lacerazione del conflitto in una sintesi tra Vienna e il classicismo della scuola italiana".
A cura di
Nicoletta Tamanini l’approfondimento che ripercorre le vicende del Circolo artistico trentino fondato dal pittore arcense nel quale Bonazza coinvolse in ambito locale i numerosi amici che avevano respirato oltralpe l’estetica secessionista.
Accanto alla ricostruzione storica, Tamanini ha evidenziato l’intreccio di relazioni di Bonazza con gli artisti trentini, sottolineando l’importanza di questa rassegna ed esprimendo l’auspicio che possa aprire una stagione di rilettura su questo artista.
I due approfondimenti storici contenuti in catalogo, a cura di Luca Nicolodi e di Giuseppe Ferrandi, prendono spunto dalle opere di Bonazza per commentare la personale interpretazione dell’artista sui temi dell’annessione del Trentino all’Italia e della guerra. Ci troviamo di fronte ad un artista e ad una generazione che ha costruito il Trentino contemporaneo, ha commentato Ferrandi facendo notare la vicinanza anagrafica tra Bonazza, Battisti e Degasperi. Qui, ha aggiunto, parliamo di un illustratore delle relazioni culturali e della capacità del Trentino di muoversi dentro i drammi del ‘900. Ripercorrendo le opere esposte, dall’Allegoria dell’annessione del Trentino all’Italia, alla serie sui martiri trentini, gli studiosi hanno entrambi sottolineato come l’artista seppe toccare tutti i temi costitutivi dell’identità di questa terra.
La pubblicazione contiene anche due preziosi contributi in cui Roberto Codroico commenta le decorazioni della casa di Bonazza presso la Bolghera e l’affresco nel Palazzo a Prato, sede delle Poste a Trento che interpreta il ricevimento di tre cardinali al tempo del concilio.
In coda ai contenuti testuali il catalogo riproduce le opere stampate in alta dalla Pixartprinting di Lavis e ordinate secondo il percorso che le due curatrici hanno
scelto per restituire Luigi Bonazza alla sua città elettiva.
Il catalogo è disponibile su richiesta per i visitatori presso la portineria di Palazzo Trentini, in via Manci, 27 a Trento.
La mostra è aperta al pubblico fino al 16 maggio prossimo. Ingresso libero.