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Domenica, 29 agosto 2021

Covid, Ricciardi: "Green pass solo ai vaccinati, non a chi fa il tampone"

Brescia - Tifosi del lockdown e "chiusuristi" in queste settimane tornano alla carica in tema di limitazioni e norme anti-Covid. Obbligo vaccinale, cure destinate solo ai vaccinati, lockdown e nuove restrizioni: nonostante una situazione epidemiologica tutt'altro che allarmante nel Paese, negli ultimi giorni si moltiplicano le richieste e le proposte-shock, senza basi scientifiche e anche con dubbi sul piano deontologico (in continuità con molte decisioni assurde e controproducenti dell'ultimo anno e mezzo di gestione della pandemia) in vista della riapertura di scuola e delle attività dopo le vacanze.


Si spinge per la vaccinazione di massa come soluzione, anche dei più giovani, la fascia meno a rischio in caso di contagio, ma contemporaneamente si sottolinea come non ci sia alcun "liberi tutti" per i vaccinati, con regole e anche periodi di quarantena da rispettare in caso di "contatto" con un positivo: una contraddizione specie per i più giovani e un futuro che nei proclami resta ancora incerto con lo spettro di nuove chiusure nella stagione più fredda e contraddizioni che alimentano confusione e i dubbi già presenti in milioni di italiani vaccino-scettici anche tra le fasce più a rischio della popolazione.


IN DISCUSSIONE ANCHE MODALITA' DEL GREEN PASS, RICCIARDI: "SPINGERE SULLA PROFILASSI"
In questo contesto, si inserisce anche un'idea di "inasprire" il Green Pass.

Secondo Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, un tampone da solo non dovrebbe bastare per ottenere il Green pass come avviene ora, suggerendo un uso più restrittivo del certificato, limitato ai guariti o ai vaccinati.


“Del green pass renderei ancora più rigido l’uso” afferma Ricciardi a Il Messaggero, ovvero “non andrebbe dato più a chi fa il tampone, ma dovrebbe essere una certificazione rilasciata soltanto a chi si è vaccinato o è guarito. Sarebbe un altro modo per spingere ancora di più alla profilassi”.


Il consigliere del ministro Speranza spiega poi che, a suo parere, è difficile “pensare che il virus venga eradicato come il vaiolo”. Secondo Ricciardi si punta piuttosto a una “bassa endemia”, ovvero a una presenza del virus con pochi casi. Obiettivo che si raggiungerà “quando avremo vaccinato il 95 per cento della popolazione” spiega l’esperto. Per fare questo, secondo Ricciardi sarebbe fondamentale vaccinare anche i bambini con vaccini in fase di test per l'inizio 2022.


"OBIETTIVO VACCINAZIONE DI MASSA"
L'obiettivo finale è ormai sempre il solito: una vaccinazione di massa, nonostante esperienze e dati di altri Paesi più avanti dell'Italia nella vaccinazione (come Israele, con contagiati e morti nonostante un alto tasso di vaccinazione) suggeriscono che il solo utilizzo del vaccino potrebbe non bastare per risolvere definitivamente la situazione-Covid.


I punti interrogativi dei vax-scettici infatti riguardano la possibilità che i vaccini siano "bucati" da varianti. Inoltre non eliminano completamente la possibilità di contagiarsi e nelle fasce meno a rischio di ospedalizzazione Covid i rischi (seppur infinitesimali) superano i benefici, come dimostrato da alcuni dati delle agenzie internazionali.

Ultimo aggiornamento: 29/08/2021 11:56:38
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