Secondo Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, un tampone da solo non dovrebbe bastare per ottenere il Green pass come avviene ora, suggerendo un uso più restrittivo del certificato, limitato ai guariti o ai vaccinati.
“Del green pass renderei ancora più rigido l’uso” afferma Ricciardi a Il Messaggero, ovvero “non andrebbe dato più a chi fa il tampone, ma dovrebbe essere una certificazione rilasciata soltanto a chi si è vaccinato o è guarito. Sarebbe un altro modo per spingere ancora di più alla profilassi”.
Il consigliere del ministro Speranza spiega poi che, a suo parere, è difficile “pensare che il virus venga eradicato come il vaiolo”. Secondo Ricciardi si punta piuttosto a una “bassa endemia”, ovvero a una presenza del virus con pochi casi. Obiettivo che si raggiungerà “quando avremo vaccinato il 95 per cento della popolazione” spiega l’esperto. Per fare questo, secondo Ricciardi sarebbe fondamentale vaccinare anche i bambini con vaccini in fase di test per l'inizio 2022.
"OBIETTIVO VACCINAZIONE DI MASSA"
L'obiettivo finale è ormai sempre il solito: una vaccinazione di massa, nonostante esperienze e dati di altri Paesi più avanti dell'Italia nella vaccinazione (come Israele, con contagiati e morti nonostante un alto tasso di vaccinazione) suggeriscono che il solo utilizzo del vaccino potrebbe non bastare per risolvere definitivamente la situazione-Covid.
I punti interrogativi dei vax-scettici infatti riguardano la possibilità che i vaccini siano "bucati" da varianti. Inoltre non eliminano completamente la possibilità di contagiarsi e nelle fasce meno a rischio di ospedalizzazione Covid i rischi (seppur infinitesimali) superano i benefici, come dimostrato da alcuni dati delle agenzie internazionali.