Il comitato ha già denunciato il comportamento di sindaci, consiglieri provinciali e regionali di continuare nella politica di sfruttamento della risorsa più importante della Valle Camonica, ossia l'acqua.
LE REAZIONI
"Una scelta - sostengono i rappresentanti del comitato - che rischia di trasformare il territorio camuno, di far scomparire in alcuni tratti il fiume Oglio con una ricaduta negativa sul territorio". Il fatto più inquietante - proseguono al comitato - è quello di scelte che vengono operate a tutti i livelli, è che si privilegiano gli interessi privati sbandierando pubblicamente l'enorme vantaggio economico per le Amministrazioni Comunali stesse: vantaggio, che, quando va bene, si riduce al 5% degli utili. Nella realtà non viene fatta alcuna distinzione tra richieste di privati ed enti pubblici. Il comitato smaschera anche la finzione sulla produzione di energia: "risulta conveniente solo perché è legata alla sovra-incentivazione garantita da leggi che presto verranno superate". Durante gli incontri che il Comitato Centraline ha avuto con i rappresentanti camuni dei vari schieramenti, il Comitato ha sempre ricevuto condivisione e approvazione per le sue istanze e sui famosi 7 punti. Il rischio è quindi vanificare decenni di sforzi per promuovere uno sviluppo sano, duraturo e compatibile di tutte le attività economiche a partire dal turismo e dalla cultura.