Il bando è stato emesso a gennaio 2023 e copre tutte le spese inerenti da maggio 2022 al 30 settembre 2023.
Relazione sullo stato del Club alpino italiano
Il Presidente generale Antonio Montani ha illustrato la Relazione generale annuale sullo stato del Club alpino italiano, evidenziando i tanti progetti e iniziative messi in campo grazie ai fondi ministeriali. Si è soffermato poi sul rilancio del comparto culturale e dell'alpinismo e dell'arrampicata a tutti i livelli del Sodalizio, sul coinvolgimento dei giovani nella governance dell'associazione, sui rapporti con la politica e sulla crisi climatica.
Per quanto riguarda l'alpinismo, "con il progetto del Cai Eagle Team abbiamo dimostrato di essere ancora in grado di portare avanti una proposta alpinistica di alto livello. Ora dobbiamo impegnarci nella formazione a tutti i livelli, per soddisfare la crescente richiesta di alpinismo nella società".
Relativamente ai giovani dirigenti sezionali, Montani ha notato in loro «una straordinaria voglia di partecipare alla nostra vita associativa, con motivazione e competenza. Dobbiamo dar loro una fiducia sempre maggiore».
Sui rapporti con la politica, il Presidente generale ha evidenziato come "il Cai oggi sia riconosciuto dalle istituzioni come il più autorevole interlocutore per tutte le istanze che riguardano la montagna. In questo senso ci stiamo impegnando affinché i rifugi e i sentieri abbiano una chiara definizione nella normativa nazionale, che tutt'ora manca. È un passo necessario in vista di leggi che, riconoscendo la loro specificità, prevedano deroghe su una serie di regolamentazioni".
Montani ha concluso la sua relazione soffermandosi sulla necessità di affrontare come Cai le conseguenze della crisi climatica. "Lo faremo con il Congresso che organizzeremo a Roma il prossimo novembre, nel corso del quale discuteremo su come debba cambiare il nostro approccio alla montagna, come visione e non solo come frequentazione. Ne parleremo nella Capitale perché vogliamo rivolgerci alla politica, mostrando la direzione da seguire per lo sviluppo sostenibile delle Terre alte".
Rapporti internazionali
In apertura di giornata, ha portato il proprio saluto Lode Becker, Segretario Generale dell'Uiaa, l'Unione internazionale delle associazioni alpinistiche, che ha espresso la propria soddisfazione per il recente reingresso del Cai tra i suoi membri. "Il Club alpino italiano può dare un valido contributo nella promozione della frequentazione sostenibile delle Terre alte e nei progetti per contrastare la crisi climatica, tutelare gli ecosistemi montani e la loro biodiversità".
Insieme a lui, Arianit Nikqi, Presidente della Kosovo Mountaineering and sport climbing federation, con cui il Cai collabora per il rilancio della frequentazione escursionistica della Via Dinarica e la promozione turistica dell'area.