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Mercoledì, 27 giugno 2018

Brescia, incontro tra Giunta regionale e provinciale. Mottinelli: "Uscire dalla situazione transitoria"

Brescia - Inizia il tour del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nelle undici Province e la prima tappa è stata a Brescia dove ha incontrato il prefetto Annunziato Vardé, il presidente Pierluigi Mottinelli e l'esecutivo di Palazzo Broletto, il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono. Il confronto è stato sui temi delle competenze e le due Giunte hanno avviato la collaborazione.


Provincia Brescia -Regione Provincia

DISCORSO PRESIDENTE PIERLUIGI MOTTINELLI


"Presidente Fontana, La sua esperienza di sindaco di Varese e di Presidente di ANCI sono certo l’abbiano resa sensibile verso il tema delle autonomie locali, sul quale c’è estremo bisogno in Lombardia, che si articola in 11 Province e 1516 comuni, vieppiù in Provincia di Brescia, con quasi 1 Milione e 300 mila abitanti, quasi 5 mila kmq e 205 comuni, la quinta in Italia dopo le Città Metropolitane di Milano, Roma, Torino e Napoli, più grande di Umbria, Friuli Venezia Giulia, Molise, Basilicata, Trentino Alto Adige e Val d’Aosta.


Per noi il tema del governo del territorio è essenziale, per tale ragione abbiamo appreso con soddisfazione la volontà del Governo Regionale di ridare alle province il ruolo, le competenze e le risorse che permettano politiche territoriali adeguate.
Il ruolo delle Province è infatti fondamentale nella gestione del territorio e nel rapporto con i Comuni e le comunità, ad esempio, per il Trasporto Pubblico Locale, un servizio fondamentale per i cittadini, che necessita di un serio rilancio degli investimenti da parte di Regione Lombardia.
Così lo è per i Centri per l’Impiego, che offrono servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro con particolare riferimento alle azioni di politiche attive per il lavoro e alle azioni del collocamento mirato delle persone disabili. I Centri per l’Impiego e il collocamento mirato offrono servizi con l’obiettivo di ottimizzare l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. Per questo abbiamo sostenuto che dovessero restare in capo alle Province, come livello amministrativo più vicino alle nostre comunità, con l’attribuzione in modo adeguato delle funzioni, delle risorse e del personale.
Prendiamo atto con soddisfazione che il Progetto Legge ieri in approvazione in Consiglio Regionale recepisce il principio richiesto, ci riserviamo di verificare se le richieste finanziarie che abbiamo avanzato abbiano trovato adeguata risposta.
Voglio soffermarmi anche sulla Formazione Professionale perché è importante che resti in capo alla Provincia in quanto è intimamente connessa all'Istruzione superiore, la cui competenza, in termini di programmazione della rete scolastica e dell'offerta formativa, è provinciale. D’altro canto sono necessarie risorse adeguate, che invece negli anni sono venute drasticamente meno, altrimenti le ripercussioni sul nostro territorio sarebbero pesanti e andrebbero a incidere negativamente sulla quantità e la qualità dei corsi.
Sul tema istruzione e assistenza agli alunni con disabilità sensoriale, siamo nuovamente a chiedere a Regione Lombardia, così come abbiamo fatto al Suo predecessore, di mettere in condizione di stabilità economica, così come si è fatto per la Scuola Audiofonetica, il Centro Non Vedenti di Brescia che, come le verrà evidenziato in seguito, non può sopravvivere dopo il passaggio della delega dalle Province alla Regione, non trovando nelle linee guida vigente quel riconoscenti di eccellenza che invece merita.
Una riflessione si rende necessaria anche per quanto riguarda le deleghe su Agricoltura, Caccia e Pesca, tornate in capo alla Regione.

Qui la richiesta che avanziamo è di semplificazione e chiarezza nell’esercizio delle funzioni, perché, anche dopo l’avocazione in Regione Lombardia della delega in materia ittico venatorio, è rimasta invece in carico alla Provincia il controllo ittico venatorio, che a mio avviso dovrebbe essere di competenza di chi detiene la delega alla Caccia, con problemi non indifferenti, come verrà poi meglio evidenziato.
Rimango personalmente convinto che un territorio così ricco e particolarmente significativo dovrebbe mantenere le deleghe all'agricoltura, caccia e pesca, ma vista le decisone di Regione Lombardia, nel riordino delle competenze, ora serve chiarezza e se la decisone non viene rivista, anche la delega in materia di controllo ittico venatorio va portata in Regione.
Per quanto concerne la sanità vorrei sottolineare quanto gli Spedali Civili di Brescia siano una struttura d’eccellenza non solo a livello lombardo, ma anche nazionale e chiedo a questo proposito un’attenzione nuova, anche rivedendo la scelta fatta di ASST.
La riforma non attuata della legge Delrio ci consegna un territorio provinciale con i confini attuali, con un’unità territoriale, storica e culturale, che va tenuta in conto, diversamente da come sono state previste le ATS, non tanto quelle sovraprovinciali, quanto per quelle che hanno visto azzonamenti, con scorporo di interi territori, verso nuovi contesti avulsi dalle connotazioni usuali. Mi riferisco all’ATS di Montagna, sottolineando che la Valle Camonica, per peculiarità e conformazione geografica, debba ritornare all’autonomia sanitaria, che già aveva guadagnato dal 1998, magari nel contesto dell’eccellenza sanitaria bresciana, ma come ASST fortemente autonoma e non sotto la Direzione di Sondrio. Tale decisione, se condivisa, va certamente assunta dal territorio, così come sta avvenendo per l’Alto Lario.
Un altro tema importante è il Museo dell’Industria e del Lavoro “Eugenio Battisti” che nel 2018 vedrà l’inizio dei lavori della sede centrale a Brescia e si colloca nel solco delle più recenti realizzazioni di sistemi museali articolati sul territorio e incentrati sulla storia dello sviluppo industriale. Con i suoi diversi poli e percorsi museali il Musil di Brescia prefigura un sistema a scala regionale sul modello delle più avanzate esperienze europee. Nel contesto italiano è il primo caso di museo dinamico ed è importante che ora Regione Lombardia possa concretizzare l’Accordo di Programma siglato con la Provincia e Comune di Brescia e altri organi interessati per contribuire alla realizzazione di questa struttura.
Per quanto concerne invece il tema delle Infrastrutture le Province di Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona si muovono insieme all’interno di un’intesa siglata nel 2016 per la Lombardia Orientale che vede i 4 Presidenti e i 4 sindaci dei territori coinvolti lavorare in sinergia per creare opportunità concrete di sviluppo economico e sociale. A tal proposito chiediamo l’effettiva valorizzazione dell’Aeroporto di Montichiari in sinergia con il sistema aeroportuale lombardo veneto e la valorizzazione della ferrovia Brescia – Iseo – Edolo, che è beneficiaria di un contributo congiunto sulle periferie dei Comuni Capoluogo e di un intervento che Provincia e Comune hanno chiesto ed è previsto nel Patto per la Lombardia.
Chiediamo inoltre che la metropolitana leggera di Brescia sia sostenuta economicamente da Regione Lombardia, con un contributo annuale ordinario adeguato, dopo lo stanziamento straordinario nel Bilancio regionale del 2017.
Sono qui presenti oggi i Presidenti delle 5 Comunità Montane, di cui due, quelle della Valle Camonica e dell’Alto Garda sono anche Enti Gestori di Parchi Regionali. In un territorio come il nostro, che per metà è montano, queste Comunità sono una risorsa imprescindibile. Abbiamo colto con favore che la delega dell’Assessore agli Enti Locali e alla Montagna Massimo Sertori comprenda anche la competenza sull’Energia: siamo infatti convinti che Regione Lombardia debba assumere nei confronti del Governo e Parlamento, anche a nome delle Regioni dell’Arco Alpino, un’azione forte volta al rinnovo delle Grandi Concessioni Idroelettriche, con benefici che competono ai territori montani. L’esempio della Valtellina che versare alla Provincia i proventi derivanti dai canoni idrici deve essere esteso alle altre valli lombarde.
Infine, perché siamo convinti che sia l’obiettivo più sfidante, riteniamo necessario proseguire con il Tavolo per l’Economia Circolare e l’attenzione di ARPA e Regione Lombardia, così come richiesto all’Assessore Raffaele Cattaneo, sul tema ambientale a Brescia, territorio provinciale che vede la più alta concentrazione italiana di smaltimento e trattamento dei rifiuti.
In chiusura, Presidente, la ringraziamo per la disponibilità data a Unione Province Italiane domani a Bergamo, convinti come siamo che nel percorso dell’Autonomia, con Emilia Romagna e Veneto, progetto a cui abbiamo convintamente aderito, possa e debba starci un ruolo leader Suo e di Regione Lombardia, per un riordino territoriale, articolato su Comuni e Province, che ci permetta di uscire dalla situazione transitoria e di difficoltà attuale in cui versano le Province, che non può più continuare.
A tale scopo ieri il Consiglio Provinciale ha approvato un ordine del giorno che Le consegneremo".

Ultimo aggiornamento: 27/06/2018 14:22:31
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