L'azienda camuna aveva fatto ricorso ai decreti del Pirellone.
Ora si è giunti alla conclusione del processo: il giudice della III sezione civile del tribunale di Brescia, Michele Posio, ha rigettato il ricorso avanzato dall'azienda e dato ragione a Regione Lombardia sulla revoca totale di un contributo e parziale di un altro che erano stati assegnati nel 2011 all'azienda agricola di Marina Bernardi, per l'attività nella stalla realizzata al confine tra Berzo Demo e Malonno.
In sei pagine di sentenza il giudice Posio ricostruisce l'intesa vicenda, partendo dal 26 luglio 2018 quando, dopo una serie di controlli, Regione Lombardia aveva emesso un decreto di revoca totale del contributo di 225mila euro assegnato per la misura 121 (decreto regionale 5487 del 16 giugno 2011) e conseguente restituzione della somma, e un secondo decreto di revoca parziale del contributo di 23mila euro (assegnato sulla misura 112, erogato il 12 agosto 2010). Contro la decisione di Regione Lombardia di revoca del contributo, l'azienda agricola Biancolatte ha avanzato ricorso, evidenziando che erano stati rispettati tutti i criteri del bando (vincolo quinquennale degli investimenti, mantenimento delle destinazione agricola degli investimenti) e aveva prodotto anche una sentenza delle Corte dei Conti che chiariva dubbi sui criteri applicativi di bandi pubblici.
Dopo le prime udienze, il procedimento è stato assegnato al giudice Michele Posio e nell'udienza del 14 settembre scorso si era svolta la discussione con le conclusioni delle parti. Il 29 gennaio scorso il giudice Posio ha depositato la sentenza respingendo il ricorso "in quanto infondata in fatto e diritto" e confermando la legittimità dei provvedimenti adottati da Regione Lombardia.
di Angelo Panzeri