Edolo (Brescia) - Due giorni di incontri al Polo Unimont dell’Università degli Studi di Milano per esplorare il futuro dell’impresa e del lavoro in montagna: imprenditori, esperti e istituzioni si sono confrontati con gli studenti su modelli di crescita, finanza e opportunità professionali nei territori montani.
Più di 300 persone, tra cui numerosi studenti Unimont, hanno partecipato in presenza o online alle diverse sessioni organizzate nel corso della due giorni. L’iniziativa ha visto lo svolgersi di due eventi distinti ma tra loro strettamente connessi: “Lezioni di impresa da tempi e luoghi diversi”, organizzato da Unimont in collaborazione con Vitale – Zane & Co., con l’obiettivo di stimolare lo spirito imprenditoriale e proporre nuovi modelli di crescita in un contesto complesso come quello attuale.
“Il mondo del lavoro in montagna – Le opportunità professionali nel settore montano”, pensato per offrire agli studenti l’occasione di incontrare esperti e professionisti e scoprire da vicino le prospettive occupazionali nei territori montani.
La prima giornata è iniziata con i saluti della Professoressa Marina Brambilla, rettrice dell’Università degli Studi di Milano; Luca Masneri, sindaco di Edolo; Andrea Ferrazzi, direttore generale di Confindustria Belluno Dolomiti, e della professoressa Anna Giorgi, responsabile del Polo Unimont, e si è poi articolata in due sessioni.
Nella sessione “Impresa e Spirito d’impresa“, Marco Vitale (Vitale – Zane & Co.) e Vittorio Coda (Professore Emerito presso l’Università Bocconi) hanno evidenziato l’imprenditore come figura chiave per il cambiamento, mentre Federico Visconti (Professore di Economia Aziendale già rettore LIUC) e Felice Fannizza (Fondazione U4I) hanno approfondito temi legati all’innovazione, al trasferimento tecnologico e alla cultura imprenditoriale come leva di competitività.
Nella sessione “Casi d’impresa”, grazie alla moderazione di Ruggero Frezza, Consulente ed esperto di trasferimento tecnologico, sono intervenuti: Domenico Sorrenti (Birrificio Messina), Roberto Zani (distretto di Lumezzane), Giacomo Pedranzini (Gruppo Kometa – Honest Food), Paolo Ninatti (Industria Legno Tirano), Flavia Mora e Carlo Pedretti (Officina Fabre), Fabrizio Capobianco (Liquid Factory), Nicola Lamberti (Imprenditore), Andrea Gilberti (Marchplant) e Alessandro Morandini (Forge Morandini). Tutti gli interventi hanno dimostrato come l’impresa possa essere motore di identità, coesione e resilienza territoriale.
Nella mattinata del 21 maggio, la sessione “Impresa e Finanza“, moderata da Stefano Zane (Vitale-Zane & Co.), ha esplorato il rapporto tra investimenti e territori montani. Hanno portato la loro esperienza: Michele Garulli (Gruppo LU-VE), Sandra Martina Bassi (Cassa Padana BCC), Claudio Valorz (Cassa Rurale Val di Sole), Laura Venturi (BCC Garda) e Francesco Orazi (Unigrains Italia). Le conclusioni sono state affidate al Prof. Giuseppe De Luca, Ordinario dell’Università degli Studi di Milano.
Nel pomeriggio, l’evento “Il mondo del lavoro in montagna” ha aperto un confronto tra studenti ed esperti, mostrando le opportunità professionali nei settori agro-forestale, ambientale e turistico.
Dopo l’introduzione della professoressa Anna Giorgi, sono intervenuti: Tommaso Dal Bosco (FederBIM), Umberto Colli (Crédit Agricole Italia), Priscilla Ziliani (Comunità Montana di ValleCamonica), Gianbattista Sangalli (Comunità Montana Valle Camonica), Gionatan Bonomelli (Associazione Consorzi Forestali Lombardia), Paolo Ninatti, Marco Cicci (Ordine Dottori Agronomi e Forestali Brescia), Veronica Fanchini (GAL Presolana e Laghi Bergamaschi, GAL Sebino Valle Camonica), Simone Frusca (Coldiretti), Fabio Peloso (Confartigianato Brescia e Lombardia), Agostino Agostinelli (Federparchi), Daniele Frigerio (Guide Alpine Lombardia), Gabriella Fioletti (Assorifugi Lombardia), Vittorio Ruberto (AIGAE), Gloria Carletti (Maestri di Sci Lombardia).
La due giorni ha confermato l’importanza di connettere saperi, strumenti e persone per costruire un nuovo paradigma di impresa e lavoro in montagna, capace di rispondere alle sfide del nostro tempo attraverso visione, cooperazione e radicamento territoriale.