Terzolas - Domani, sabato 11 dicembre, a Terzolas verrà presentato “Fiammetta e lo stambecco bianco”, il libro curato da Massimo Granchi e illustrato da Davide Maria Lucchesi.
A quasi un anno dallo scatto che ha reso celebre la bambina solandra impegnata nella didattica a distanza mentre suo padre accudiva le pecore nell’alpeggio, la sua storia diventa un simbolo di resilienza alle avversità da trasmettere ai suoi coetanei.
LA STORIA DI FIAMMETTA
Un simbolo di speranza, responsabilità, impegno e resilienza. Un’icona locale, nazionale e infine globale, dopo che la sua storia - così istintiva, sincera e commovente – travalicò i confini italiani per trovare spazio fin oltre l’Oceano Atlantico, sull’emittente americana ABC News. Fiammetta Melis, allieva della scuola primaria di Mezzolombardo, in Trentino, è questo e molto altro. O forse è solo una bambina, come giusto che sia, chiamata insieme alla sua generazione ad affrontare una prova che pochi avrebbero immaginato solo un paio d’anni fa.
Era il marzo del 2021 quando il suo volto seminascosto dal computer portatile fu immortalato in uno scatto destinato a fare la storia del nostro tempo. Il banco di legno, lo sgabello troppo alto, la tecnologia e la natura sullo sfondo, ancestrale come il mestiere del padre Massimiliano, pastore nei pascoli di Samoclevo e Terzolas. Eccola dunque Fiammetta, ecco i suoi dieci anni, la sua zona rossa, la sua didattica a distanza e la sua resistenza, emblematica nella sua semplicità.