Forse oggi più che mai dovremmo amarla, per i suoi piccoli borghi, che accolgono le ultime botteghe artigiane, per i suoi posti segreti ed incantati da far perdere il fiato, per il cibo e per la cultura millenaria.
"Da nord a sud un arcobaleno di colori, maestose costruzioni che ricordano e raccontano epoche passate regalano incondizionatamente emozioni che mantengono vive tradizione e cultura", prosegue Margherita de Cles.
Ora c'è il bisogno di recuperare patrimoni artistici che rischiano di essere perduti diventa quindi un dovere e una missione, malgrado le contingenze e con tanti sacrifici, per tramandare pezzi di vita di avi e guerre perse e matrimoni combinati. Le dimore private sono oggi fiore all’occhiello di coloro che le vivono e visitano, consolidando e condividendo patrimoni inestimabili e senza tempo.
Seppur la crisi continua, oggi c’è chi ha voglia innovazione e di riutilizzare reinventando questi spazi creando innovazione sociale. Un Palazzo antico può essere protagonista di nuove storie e nuovi usi e diventare luogo dove la bellezza del suo essere riprende forma e anima. E’ grazie ad enti di sostegno come Belle Arti, Dimore Storiche e Fai che questi beni possono risplendere e continuare la loro funzione, aggiornata.
E così se si cercava la bellezza fuori, oggi con occhi rinnovati si riscopre la propria terra con i suoi limiti ma soprattutto pregi.
Margherita de Cles imprenditrice e stilista, ferma ormai da un anno per l’epidemia mondiale, si dedica a uno dei palazzi di famiglia, Palazzo dal Lago a Cles, sede del suo atelier e residenza, in questo ultimo anno è diventato uno spazio dedicato alle relazioni sociali, un salotto culturale, e luogo di accoglienza per forestieri che vogliono immergersi e respirare la vita in un palazzo di fine ‘700.
Un tempo anche lo studio del grande pittore Bartolomeo Bezzi, oggi il palazzo continua ad ospitare musicisti, direttori di corpi di ballo, creativi, giovani sarte e studenti ma anche i rappresentanti delle grande istituzioni e personaggi di spiccata e cultura. E Vittorio Sgarbi ha visitato il palazzo al termine del restauro delle sale stuccate e con l’occasione salutare Margherita e suo padre Leonardo de Cles.