CAMPODENNO (Trento) -
"Statale 43, in Val di Non necessaria maggiore sicurezza per prevenire incidenti". La Provincia ha risposto all'interrogazione 916, presentata dal consigliere
Daniele Biada (FdL) con la quale erano state segnalate le criticità del tratto stradale a valle del distributore “
Tre Cime di Denno”, lungo la
statale 43 della
Val di Non, sugli incidenti che hanno coinvolto mezzi pesanti.

"
È emerso che, tra il 2024 e il 2025 - spiega Biada - si sono verificati cinque incidenti nel tratto compreso tra Tre Cime di Denno e Cressino. Un dato che non può essere sottovalutato, perché conferma l’urgenza di intervenire su una strada fondamentale per la mobilità delle Val di Non e di Sole. Dalla risposta si evince che, pur essendo i valori di aderenza dell’asfalto ritenuti accettabili, sono allo studio due ipotesi: la pallinatura della superficie stradale, utile per migliorare la tenuta in caso di pioggia, e il rifacimento del tappeto d’usura con asfalto antiscivolo tipo SMA, una soluzione più strutturale e duratura.
Nel frattempo, sarà installata una segnaletica che introduce il limite di 50 km/h in caso di pioggia per i mezzi pesanti".
Tuttavia, la sola riduzione della velocità, pur essendo un deterrente, non risolve alla radice il problema che può causare incidenti anche gravi e rischia di generare ulteriori disagi. Il limite di velocità per i mezzi pesanti in caso di pioggia, che può limitare anche i rischi di incidenti, rappresenta un vincolo alla scorrevolezza della strada, che presenta scarsissime possibilità di sorpasso in sicurezza nel tratto tra la Val di Sole e Mezzolombardo salvo un brevissimo tratto.
"Ritengo quindi necessario un intervento urgente e risolutivo, con il rifacimento di un idoneo manto di usura che garantisca maggiore stabilità e sicurezza, in particolare per i mezzi pesanti che percorrono quotidianamente questo tratto. Questo tratto di strada è solo uno dei tanti esempi che mettono in evidenza quanto sia indispensabile una manutenzione tempestiva e programmata dell’intera rete viaria, non solo nei punti critici ma su tutto il territorio trentino, risolvibili con limitate risorse economiche. Una viabilità sicura non solo previene incidenti, ma migliora la qualità della vita di chi si sposta ogni giorno, specialmente dalle aree periferiche per raggiungere centri di servizio", conclude Daniele Biada.