Questi fornelari riuscirono ad imporsi, sia a livello artigiano, sia artistico in tutto il territorio della Mitteleuropa.
Il libro è stato scritto da Matteo Princivalle, illustrato da Alessio De Falco con la consulenza storica di Andrea Biasi. Alla presentazione di questa sera - martedì 25 aprile, ore 20.30 - presso la sala Polifunzionale del Comune di Sfruz parteciperà anche l’onorevole Vittorio Sgarbi, cittadino onorario del Comune di Sfruz e sottosegretario alla Cultura.
“Siamo felici - affermano gli autori del testo Matteo Princivalle e Alessia De Falco - di aver contribuito alla conoscenza del patrimonio storico e artistico di Sfruz. Il nostro auspicio è che adulti e bambini possano riscoprire la cultura del proprio paese e al tempo stesso il piacere di trascorrere del tempo di qualità insieme immersi nella lettura. In una società fondata sui dati e sull’innovazione tecnologica il ruolo della bellezza non è sminuito. Al contrario, questa sensibilità diventa veicolo di competenze inestimabili: apertura mentale, empatia, comprensione dell’altro da sé. È proprio questo il senso ultimo del nostro lavoro di artisti e di educatori: individuare le strade migliori per trasmettere questo patrimonio, senza timore di percorrere i sentieri più impervi".
"Il libro racconta la storia di tre fratelli, realmente esistiti, - afferma Patrizia Poli Presidente dell’Associazione Antiche Fornaci di Sfruz - che agli inizi del XIX secolo vivevano a Sfruz, dove producevano le loro bellissime stufe. Anche se la storia delle stufe di Sfruz è molto antica fu nel XVIII e nel XIX secolo che si registra una ricca documentazione scritta riguardante la produzione di stufe ad olle, oltre alla numerosa e registrata presenza di stufe conservate, sia in residenze aristocratiche, sia in abitazioni private”.
“Con questo bellissimo libricino – afferma il Sindaco di Sfruz Andrea Biasi - avremo la possibilità di divulgare la nostra storia a partire proprio dai bambini e dai ragazzi, i quali attraverso questi testi e queste immagini avranno modo di conoscere la storia secolare dei fornelari di Sfruz”.