Peio (Trento) - Via libera al piano di controllo 2022-2026 del cervo nel settore trentino del Parco dello Stelvio. Il vicepresidente e assessore all'ambiente della Provincia di Trento, Mario Tonina, ha illustrato il piano con "l'obiettivo di ricomporre gli squilibri ecologici", come previsto dalla legge quadro sulle aree protette, causati dai numerosi cervi (foto © PAT) presenti all’interno dei confini del Parco nazionale dello Stelvio-Trentino, in un arco di tempo di almeno 5 anni.
"I contenuti del Piano, valutato positivamente dagli organi scientifici competenti e approvato nei suoi obiettivi e contenuti generali dal Comitato provinciale di coordinamento e indirizzo del Parco, sono noti. - sostiene l'assessore Tonina - Sono stati inoltre condivisi con le comunità locali nel corso di incontri che ci hanno consentito di illustrare il nostro approccio e condividere la strategia di gestione, definita conformemente agli esiti dei monitoraggi effettuati nel 2022 e alle indicazioni degli esperti, quindi in maniera equilibrata e sostenibile. E' stato avviato da parte della Fondazione Edmund Mach il corso di formazione, in collaborazione con l'Associazione cacciatori Trentini, rivolto a chi gestirà la fase dei prelievi, per acquisire la qualifica di 'coadiuvante'. In calendario abbiamo ancora le fasi finali del corso in materia di igiene e sanità, per arrivare quindi alla conclusione del percorso. L'avvio dei prelievi è previsto per la sessione di gennaio-febbraio, verificato in ogni caso l'andamento della stagione metereologica e gli eventuali effetti sulla consistenza di cervi nel Parco. Quello che ci proponiamo di fare è in linea con quello già posto in essere a suo tempo nei settori altoatesino e lombardo del Parco: favorire la convivenza fra la fauna selvatica e l'ambiente e fra le diverse specie, in maniera scientificamente corretta e attenta alle esigenze della biodiversità".
Formazione e divulgazione
Le prime due fasi di corso per personale "coadiuvante" (così chiamato perchè coadiuva l'autorità pubblica nella realizzazione del Piano) e "persona formata", ai sensi delle disposizioni in materia di igiene dei prodotti alimentari, che hanno visto la partecipazione di 109 iscritti, si stanno concludendo. Oltre alla formazione del personale, nella consapevolezza che questo tema è importante e delicato, la Provincia autonoma si è impegnata da subito anche nelle iniziative di comunicazione, per fornire ai cittadini e soprattutto alle comunità interessate le informazioni fondamentali per comprendere le motivazioni alla base del Piano. Sono state condivise le informazioni raccolte in 30 anni di monitoraggi e ricerche da parte del Parco, che hanno permesso di quantificare gli effetti della presenza di cervi sull’ecosistema, sulle attività economiche e sulle altre specie presenti. Gli esperti del Parco dello Stelvio sono stati coinvolti in incontri specifici dedicati ai media e incontri pubblici con le comunità.