Vi è stato anche un intervento del Sindaco di Malè con segnalazione ai servizi e richiesta alla Comunità di Valle per l’installazione dei bidoni anti-orso e avvistamento nei pressi di Menas con incontro ravvicinato con un grosso esemplare d’orso (sembra essere M90) e due ragazzi della valle che, pur cercando di non disturbare il plantigrado, si sono visti inseguiti dallo stesso e con conseguenti momenti di panico e di paura alleviati dall’arrivo di alcuni amici (tra i quali erano presenti anche membri del nostro Comitato) e dall’intervento dei vigili del fuoco volontari nel frattempo allertati.
Tutti questi avvenimenti hanno creato un comprensibile stato d’ansia, di paura e di preoccupazione nella popolazione con continue richieste e sollecitazioni pervenute a me personalmente e ad alcuni membri del Comitato perché si attivino nell’allertare sia le istituzioni che i servizi competenti al fine di intervenire urgentemente per far fronte ad una situazione che oramai è di una criticità avanzata.
Il Comitato Insieme per Andrea Papi chiede perciò, di nuovo e con forza, alla Provincia di realizzare sul territorio della Valle di Sole, Val di Non, Val Rendena e Valli Giudicarie tutte le iniziative e le attività utili a gestire in modo corretto ma specialmente efficace la situazione al fine di scongiurare ulteriori avvicinamenti di plantigradi a persone ed abitazioni al fine di garantire che le persone possano svolgere le normali attività legate alla vita di montagna, escursioni comprese, senza che la loro incolumità sia messa a rischio. Sostanzialmente non vi sono più spazi di libertà per le persone".
"In presenza di una situazione tanto grave si ritiene necessaria una richiesta formale di intervento al Questore che nella nostra Provincia esercita le funzioni di pubblica sicurezza - conclude Cristoforetti -. Altresì sarà da valutare una denuncia nei confronti di ISPRA che fino ad oggi ha negato o procrastinato sine die azioni di intervento capaci di tenere al sicuro la vita delle persone che abitano in montagna.
E’ necessario ripristinare al più presto delle azioni democratiche a favore della sicurezza degli abitanti e dei loro beni per evitare ulteriori tragedie umane oltre a quelle già avvenute. In passato il Presidente della Provincia ha avuto il coraggio di adottare un’ordinanza contingibile e urgente di abbattimento dell’animale pericoloso, oggi sentiamo parlare di chiedere pareri ad ISPRA (anche se non vincolanti) prima di agire, quindi tempi insostenibili e inconciliabili con la richiesta di sicurezza che giustamente la gente rivendica"