Con questo accordo si esce dalla straordinarietà del periodo Covid per dare il via ad una nuova forma del lavoro dove combinare in maniera virtuosa lavoro in presenza – che non potrà mai mancare e sarà di fatto prevalente – e lavoro a distanza dove siano centrali le competenze dei singoli e il lavoro di gruppo.”
Il lavoro agile consente di incrementare la competitività, l’attrattività e l’efficienza delle amministrazioni, l’orientamento ai risultati, il miglioramento dei servizi pubblici, nonché di agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti.
L’accordo prevede una fascia di collocabilità della prestazione con articolazione oraria flessibile e una fascia di inoperatività del lavoratore nella quale vige il diritto alla disconnessione e che coincide con il periodo di 11 ore di riposo consecutivo.
Particolare attenzione è stata dedicata nel testo al tema della sicurezza richiamando le Linee guida approvate dal Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sulla base di quanto previsto dal Piano strategico. Inoltre, a differenza della disciplina precedente, l'accordo prevede che nel periodo di lavoro agile trovino applicazione le disposizioni in materia di lavoro straordinario e/o supplementare.
Infine, la nuova disciplina prevede che la prestazione di lavoro in modalità agile sia finalizzata a garantire obiettivi di efficacia e di efficienza nel raggiungimento degli obiettivi delle amministrazioni, ma anche che, grazie agli elementi di flessibilità, lo stesso sia uno strumento particolarmente indicato per la gestione di situazioni individuali di fragilità e per favorire la conciliazione dei tempi di vita/lavoro.
Smart working: "Risultato importante grazie all’impegno dei sindacati"
I sindacati della Funzione pubblica trentina, Fp Cgil con Italo Giongo, Cisl Fp con Giuseppe Pallanch, Uil Fpl con Marcella Tomasi e Fenalt con Maurizio Valentinotti, comunicano la loro soddisfazione per l’accordo, firmato questo pomeriggio, sul lavoro agile.
«C’è stato un confronto corretto e a tratti anche serrato, grazie al quale abbiamo ottenuto importanti garanzie per i lavoratori. Su tutto, rivendichiamo il merito di aver fatto mettere per iscritto, nell’accordo, la differenza tra lavoro agile e telelavoro. Il concetto, che potrebbe sfuggire a una lettura superficiale, è in realtà fondamentale: in pratica si tratta di riconoscere la qualità del lavoro in base agli obiettivi raggiunti – come vuole il lavoro agile – superando invece la logica del controllo meramente orario o quella sorta di “reperibilità costante”, seppur da remoto, che pareva emergere nella prima stesura del testo.
In pratica, grazie al nostro impegno congiunto e grazie alla capacità di mediazione raggiunta durante la riunione, siamo riusciti a impostare un accordo che sia davvero di “smart working”. Attendiamo ora, entro il prossimo semestre, i primi esiti di questa firma. Restiamo pronti a fare nuove valutazioni al termine di tale periodo».
La novità avrà ricadute positive anche in termini di traffico veicolare, riducendo gli spostamenti in auto e favorendo la presenza delle persone nei luoghi di residenza, comprese le vallate.