Sondalo - 11 nuovi decessi con Covid-19 in Lombardia nelle ultime 24 ore. Diminuiscono i ricoverati nelle terapie intensive (-1). A fronte di 13.301 tamponi effettuati, sono 3.043 i nuovi positivi (22,8%).
I dati di oggi:
- i tamponi effettuati: 13.301, totale complessivo: 38.499.692
- i nuovi casi positivi: 3.043
- in terapia intensiva: 14 (-1)
- i ricoverati non in terapia intensiva: 780 (+39)
- i decessi, totale complessivo: 40.798 (+11)
I nuovi casi per provincia:
Milano: 1.176 di cui 594 a Milano città;
Bergamo: 134;
Brescia: 439;
Como: 124;
Cremona: 97;
Lecco: 76;
Lodi: 84;
Mantova: 43;
Monza e Brianza: 295;
Pavia: 227;
Sondrio: 29;
Varese: 150.
PROVINCIA DI SONDRIO: IL FOCUS
Qualche settimana fa, a seguito della progressiva diminuzione dei ricoveri, era stato possibile riunire su un unico piano, il primo, del primo padiglione dell'Ospedale Morelli, i malati covid-19, ma alla fine della settimana scorsa si è reso necessario attivare altri dieci posti letto al terzo piano. Oggi i pazienti in cura sono 33, perlopiù anziani e fragili con patologie pregresse la cui situazione si è aggravata a seguito dell'infezione. Dalla metà di aprile, quando erano circa 50, i ricoverati erano scesi fino a poco più di 20 all'inizio di giugno, ma nelle ultime settimane si sta assistendo a una preoccupante crescita dei contagi. Una decina di paucisintomatici, ovvero in via di guarigione, residenti nella Media e nella Bassa Valle, sono stati trasferiti presso il Presidio Ospedaliero Territoriale di Morbegno, come già avveniva nei mesi scorsi. A giugno sono stati accolti 116 pazienti, circa 4-5 al giorno, mentre dall'inizio dell'anno si sono registrati 1252 nuovi ricoveri e 65 decessi, di cui la metà di persone non vaccinate. «I dati relativi ai contagi e ai ricoveri ci dicono che il virus circola ed è altamente contagioso nelle nuove varianti - sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito -: stiamo attraversando una fase molto delicata che richiede la massima attenzione da parte del sistema sanitario e dei cittadini. La mascherina non è più obbligatoria ma è opportuno essere prudenti nelle situazioni in cui la contemporanea presenza di molte persone in un ambiente chiuso aumenta esponenzialmente il rischio di contagio. Aerare i locali, indossare correttamente la mascherina a copertura di naso e bocca e igienizzare frequentemente le mani sono comportamenti non soltanto consigliati ma auspicati a salvaguardia della salute di tutti. Se per la maggior parte delle persone il covid-19 si traduce in un raffreddore o in un po' di spossatezza, che si risolvono in pochi giorni, per anziani e fragili può significare il peggioramento di condizioni di salute già precarie e il ricovero in ospedale. Come sempre raccomandiamo la massima cautela e invitiamo a non sottovalutare un virus che può fare ancora molto male».
Sul fronte delle vaccinazioni, la quarta dose è stata sin qui somministrata a 4267 persone, di cui 3407 ultraottantenni e il resto immunocompromesse.