Peio (Trento) - Il
Pellegrinaggio in
Adamello festeggia le
60 edizioni: dedicato alle donne, paladine dimenticate della
Grande Guerra. Ha preso avvio la manifestazione,
5 colonne di Alpini saliranno fino a
Pejo 3000 e Cogolo di Peio per commemorare chi ha perso la vita nel Primo conflitto mondiale, in particolare madri, mogli e sorelle che svolsero preziosi incarichi di supporto ai soldati del fronte, ma che non sono mai state omaggiate per come avrebbero meritato

Quest’anno il Pellegrinaggio in Adamello (
foto credit Alberto Penasa),si svolge tra Pejo 3000 e Cogolo di Peio, e avrà un valore doppiamente speciale. Nella ricorrenza – taglierà il significativo traguardo delle 60 edizioni – e nella dedica, "alle donne portatrici del Vioz e dell’Adamello". Ovvero, a tutte coloro che durante la Prima Guerra Mondiale, in silenzio ma con un’encomiabile determinazione, svolsero incarichi di supporto ai soldati al fronte (che correva per tutta l’alta Valle Camonica e alta Val di Peio, dall’Adamello alla Presanella e al Gruppo Ortles-Cevedale, sino poi al Maniva e al Sebino): vennero infatti impiegate in servizi di cucina, lavanderia, ospedali e manutenzione delle strade.
E nelle valli occupate contribuirono a realizzare trincee e baracche in quota, oltre a provvedere alla consegna della posta.
Madri, mogli, sorelle, colonne portanti delle famiglie che per troppo tempo sono rimaste nell’oblio della storia e alle quali la Sezione ANA di Trento, attraverso l’evento organizzato in collaborazione con quella della Valcamonica, vuole conferire il giusto riconoscimento per gli enormi sacrifici compiuti nel corso di quel conflitto.
Oggi e domani sono fissate le partenze delle colonne di pellegrini (5 in tutto), composte da svariati Alpini in congedo e in armi, da altrettanti luoghi sparsi tra Val di Sole e Valle Camonica, con l’intento di commemorare chi ha perso la vita nella Grande Guerra. La manifestazione sarà anche l’occasione per illustrare i territori di montagna trentini ai numerosi Alpini che giungeranno appositamente da ogni parte d’Italia. La colonna 1 si è messa in cammino ieri, giovedì 25, oggi sarà la volta della 2 e della 3, mentre domani toccherà alla 4 e alla 5. Per le colonne l’arrivo è previsto il sabato alle 11 nei pressi dello sbarco della telecabina Pejo 3000, dove si terranno la cerimonia in quota e la messa in suffragio dei Caduti di tutte le guerre. Nel tardo pomeriggio, a Pejo e Cogolo, le deposizioni delle corone, seguite in serata dalla cena alpina al tendone NuVolA. La domenica sarà invece riservata alla sfilata a Cogolo, con ammassamento alle 9.30, partenza alle 10.15 e arrivo alle 11 con l’inquadramento, l’intermezzo delle fanfare, le allocuzioni delle autorità e il rancio alpino.
Novità assoluta della sessantesima edizione, domani - sabato 27 luglio a Pejo 3000 - la consegna del cappello alpino alle 180 reclute del Centro Addestramento Alpino di Aosta (tutte di età compresa tra i 17 e i 24 anni, 33 di sesso femminile) che stanno partecipando alla specifica formazione di alta montagna, di 12 settimane, riservata ai Volontari in ferma iniziale (Vfi) dell’Esercito: un modo per garantire un ricambio generazionale e un futuro stabile e duraturo all’associazione degli Alpini. Al Pellegrinaggio (foto credit Simone Sanson), come ogni anno, saranno presenti anche rappresentanze diplomatiche e militari dei numerosi Paesi allora belligeranti.