Trento - Festival della Memoria, è stata ufficialmente inaugurata nella sala della Fondazione Caritro del capoluogo trentino l’edizione 2023 di Living Memory, alla presenza dell’assessore all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, che in apertura dell’evento ha ringraziato le autorità presenti, sottolineandone il valore della partecipazione.
“Penso che Living Memory sia un’occasione importante che si protrae nel tempo attraverso il lavoro delle istituzioni, che in modo proattivo, non solo nei dodici giorni dell’evento, ma in tutto l’arco dell’anno, si spendono per coinvolgere i giovani del nostro territorio. Anche con l’esperienza del Treno della Memoria, a cui ho preso parte personalmente, i ragazzi svolgono non solo un lavoro preparatorio, ma riportano anche a quanti non hanno potuto partecipare la loro esperienza. Credo sia fondamentale dare la possibilità al maggior numero possibile di ragazze e ragazzi del Trentino di poter ascoltare la viva voce di chi porta la sua testimonianza”, ha detto l’assessore, ricordando come nella scorsa edizione i luoghi del Festival fossero molto partecipati dai giovani, interessati a diventare “testimoni di testimoni”.
All'appuntamento, moderato dal giornalista televisivo Marco De Matthaeis, hanno partecipato la curatrice di Living memory e presidente di Terra del Fuoco Trentino Denise Rocca, la direttrice delle pubblicazioni del Museo di Auschwitz-Birkenau Jadwiga Pinderska-Lech, la ricercatrice della Fondazione Museo storico del Trentino Sara Zanatta, il direttore del Centro Servizi Culturali Santa Chiara Massimo Ongaro, la presidente del comitato di indirizzo della Fondazione Caritro Elena Tonezzer e il direttore del quotidiano Il T Simone Casalini.
In sala, tra gli altri, anche la sovrintendente scolastica Viviana Sbardella, il rettore dell'Università di Trento Flavio Deflorian, il direttore generale di Fondazione Museo Storico del Trentino Giuseppe Ferrandi e, per la Giunta comunale di Trento, Elisabetta Bozzarelli, delegata per politiche giovanili, formazione, istruzione e cultura.
Denise Rocca, oltre a presentare i tre momenti giornalieri del Festival - il mattino dedicato alle scuole, i "Sessanta minuti di..." pomeridiani, come approccio alla memoria per tutta la cittadinanza e la fascia serale dedicata al grande pubblico, con un mix di performance e approfondimenti, ha sottolineato la necessità di legare la memoria al presente: "Siamo tutti parte della Storia, che anche nel nostro piccolo ci riguarda privatamente.