Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

Trento Film Festival: assegnati altri riconoscimenti

Premi Ritter - Emozioni in Montagna, CinemAMoRe, Città di Imola, Diritti Umani e Studenti Università

Trento - Mercoledì 1 maggio verranno consegnati altri due dei quindici riconoscimenti speciali offerti da associazioni o enti partner del Festival, attribuiti da giurie indipendenti. I premi saranno consegnati in occasione della proiezione del film vincitore, direttamente in sala. Il Premio Cinema per i diritti umani è un'iniziativa congiunta della Fondazione Campana dei Caduti e del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani allo scopo di valorizzare l'opera che maggiormente sappia comunicare i valori fondanti le due istituzioni e sensibilizzare il pubblico sulle tematiche dei diritti umani, della pace, della sostenibilità e della conoscenza e il confronto dei popoli e delle culture. In questa 72a edizione del Trento Film Festival è stato assegnato a Mrs. Iran's Husband di Marjan Khosravi Baledi (Iran/2023/27').

«Per la capacità di affrontare con durezza, ma con onestà e correttezza, il tema della discriminazione di genere, in unsa società con tratti ancora patriarcali, restituendo la complessità di una realtà che troppo spesso viene semplificata dai nostri media. Per l'intelligenza nell'affrontare con sensibilità il cambiamento culturale in atto in Iran, attraverso il linguaggio e la scenografia. Per il senso di speranza che trasmette evidenziando le differenze di atteggiamento che caratterizzano le due donne appartenenti a generazioni diverse»: così ha scritto la giuria, composta da Katia Malatesta, Marco Marsilli, Morena Berti e Riccardo Santoni. Il Premio Studenti Università di Trento, Bolzano e Innsbruck, istituito dalle Università di Trento, Bolzano e Innsbruck e assegnato ad un opera di particolare valore culturale realizzata da un autore di età inferiore ai 33 anni, va a Wheels On The Bus di Surya Shahi (Nepal/2022/15').
La giuria - composta da Giovanni De Fazio, Matilde Calabri, Erika Luraschi (UniTn), Tino-Roberto Bros, Daniel Walcher, Matilde Baldassari (UniBz), Andreas Steuxner, Sasa Tomincic, Lena Westreicher (UniInnsbruck)- ha scritto: «Per la narrazione chiara e entusiasmante di tematiche delicate con cui il regista è riuscito a far immergere lo spettatore all’interno della storia. La giuria ha voluto premiare la sensibilità e la cura dell’immagine. La scelta delle inquadrature, del suono e del montaggio hanno contribuito a delineare una storia con personaggi dotati di spessore narrativo mantenendo un equilibrio tra profondità e leggerezza». Assegnata anche una menzione speciale a Piblokto di Anastasia Shubina e Timofey Glinin (Stati Uniti, Federazione Russa/2023/38'). Entrambi i premi saranno consegnati alle 14.45 al Cinema Modena in Sala 2.

IERI TRE RICONOSCIMENTI

Consegnati altri tre dei quindici riconoscimenti speciali offerti da associazioni o enti partner del Festival, attribuiti da giurie indipendenti.
I premi saranno consegnati in occasione della proiezione del film vincitore, direttamente in sala.

Il Premio Ritter Sport - Emozione in Montagna, istituito per celebrare l’emozione e la gioia di vivere la montagna, immersi nella natura, è stato assegnato a Keep it Burning di Guillaume Broust (Spagna, Pakistan/2024/32'). «Questo film sa mettere in scena la passione e lo spirito di avventura che guida Edu Martin, aiutato dal fratello Alex e dal padre Novato, nell’ascesa in libera dell’Eternal Flame, sullo sperone sud della “Nameless tower” in Pakistan. Una storia dove le difficoltà alpinistiche e le condizioni meteorologiche poco favorevoli mettono in luce un rapporto familiare basato sulla fiducia, il rispetto e l’amore. Emozionante ed avvincente anche per le affascinanti inquadrature in una delle catene montuose più spettacolari al mondo»: così ha scritto la giuria, composta da Fabio Pasini, Marika Ciaccia, Ludovica Basso - clorophilla, Marzia Bortolameotti, Silvia e Davide, Elena Marinoni e da una rappresentanza del team Ritter Sport Italia.

Il Premio CinemAMoRE, istituito dai tre Concorsi cinematografici trentini di levatura internazionale (RAM Film Festival, Trento Film Festival e Religion Today Film Festival) destinato alla miglior opera della sezione Orizzonti Vicini, va a Bambini di Frontiera di Manu Gerosa (Italia/2024/54'). La giuria, composta da Andrea Morghen, Claudia Beretta e Michele Bellio, ha scritto questa motivazione: «Protagonista muto del docufilm è l’istituto De Gasperi sul M.te Bondone, peculiare collegio per “orfani temporanei", che dal 1957 al 1996 ha ospitato i figli dei lavoratori italiani emigrati in Germania. Interviste e materiali d’archivio compongono, con la sensibilità propria del regista, un racconto di frontiera in cui si stratificano i diversi vissuti. Le voci dei bambini di allora, oggi donne e uomini, riportano in vita quel luogo ormai abbandonato che per un po’ hanno chiamato casa». Assegnata anche una menzione speciale, Stanze di Simona Palmieri (Italia/2024/20').

Il Premio "Città di Imola", che si propone di valorizzare l'opera cinematografica o documentaristica che maggiormente si è contraddistinta tra i candidati per qualità artistiche e tecniche nonché per l'esaltazione dei valori fondanti del Cai, va a Marmolada - Madre Roccia di Matteo Maggi e Cristiana Pecci (Italia/2024/76'). «E’ lo sguardo travolgente sulle vertiginose placche della parete sud della Marmolada ad ospitare la conquista di “Madre Roccia”, una via per lungo tempo irrisolta, unica e inaccessibile. Quattro forti alpinisti e quattro le generazioni a confronto, perfetta combinazione di tecnica, intuito, fantasia, talento e ironia. Oltre al puro e avvincente senso di avventura verticale, la pellicola evidenzia poi le gravi fragilità del nostro patrimonio naturale a causa dell’inesorabile cambiamento climatico, anche grazie alla testimonianza dai rifugisti della Val Ombretta, fondamentale presidio e memoria storica della Regina delle Dolomiti» ha scritto la giuria, composta da Tamara Lunger, Mauro Bartoli, Carlo Machirelli, Nicoletta Favaron, Giuseppe Savini.
Ultimo aggiornamento: 01/05/2024 13:07:13
POTREBBE INTERESSARTI
Rimarrà in carica per la durata dell'attuale legislatura
Parigi - Si è alzato il sipario su Parigi 2024. La trentatreesima edizione dei Giochi Olimpici è la prima della storia...
ULTIME NOTIZIE
Episodi di resistenza a Pubblico Ufficiale e violenza domestica