Trento - Il
Trentino piange
Alberto Robol (nella foto),
79 anni,
ex senatore ed esponente di spicco della
Dc prima, poi del
Partito Popolare e della
Margherita e reggente della
Fondazione Campana dei Caduti.
Nato a
Riva del Garda il 18 maggio 1945, professore di storia e filosofia al liceo Da Vinci, Alberto Robol è stato segretario della Dc, consigliere provinciale nel 1988, eletto senatore dal 1992 al 1994 col Partito popolare italiano e dal 1996 al 2001 con la Margherita. Il figlio
Andrea, oggi in Consiglio provinciale nelle fila del Pd, lo ricorda così
: "Il suo cuore è sempre rimasto legato alla Dc. Per lui la Dc era il grande partito che guidava l’italia, ma anche l’insieme di valori in cui si è sempre riconosciuto".
"Esprimo, a nome del Consiglio provinciale, il più profondo cordoglio per la scomparsa di Alberto Robol.
Un uomo che ha saputo, lungo l’arco del suo impegno politico, coniugare cultura e politica, il pensiero in azione concreta. Alberto Robol fu consigliere provinciale nella decima legislatura dal 1988 al 1991, quando prese il posto di Bruno Kessler al Senato. Nei suoi anni di consigliere si distinse per la profondità delle sue proposte e per la sua costante apertura al dialogo.
Dialogo che faceva parte delle sue fibre politiche più intime e che aveva appreso, fin da giovanissimo, alla scuola delle più grandi figure del cattolicesimo democratico a partire da Aldo Moro che considerava il suo maestro politico e il suo riferimento ideale. Robol ha saputo esprimere le sue capacità anche sulla scena nazionale come senatore eletto in tre legislature.
Ma, conclusa la sua esperienza nelle istituzioni, ha voluto continuare il suo impegno, per ben 17 anni, come Reggente della Fondazione Campana dei Caduti, dando slancio e una solida prospettiva internazionale a questa nobile istituzione roveretana.
Il Trentino, con la scomparsa di Alberto Robol, ha perso un uomo di grande cultura e sensibilità, ma soprattutto un uomo di pace", è il ricordo di Claudio Soini.