Ovviamente tutto dipenderà anche dalla neve, quella programmata sarà prodotta in gran quantità non appena le temperature lo consentiranno, così da creare un sottofondo compatto e stabile, poi ci si attende la neve naturale, anche per regalare ai telespettatori di tutto il mondo le solite spettacolari immagini della Val di Fiemme e del Trentino.
Pista da 2,5 km venerdì con sei giri al maschile e quattro al femminile, sabato pista sprint da 1,5 e 1,2 km, infine domenica un tratto all’interno dello Stadio di Lago di Tesero e poi il rimanente lungo la pista Marcialonga fino ai piedi del Cermis, quindi la ripida Final Climb. Dispiacerà a molti non poter tifare dal vivo gli atleti intenti a domare le rampe del Cermis, ma stavolta ci si potrà comunque divertire comodamente sul divano e al calduccio.
Bruno Felicetti, presidente del comitato fiemmese, riassume un po’ lo stato d’animo degli addetti ai lavori: “Sicuramente quella del 2021 sarà un’edizione molto particolare a causa del Covid-19. Col nostro staff abbiamo esaminato a fondo la situazione, i nostri dirigenti sono a stretto contatto con le autorità amministrative e sportive di CONI, FISI e FIS per chiarire ogni nuovo aspetto. Non potevamo venir meno alla nostra mission di rimanere nel circuito di gare di Coppa del Mondo e di dare al mondo un’immagine, nonostante tutto, positiva del Trentino e della Val di Fiemme. Il mondo non si ferma qui, la promozione del territorio è importante soprattutto per il sostegno all’economia locale. Il Trentino e la Val di Fiemme sono simbolo di sport e relax, un messaggio che possiamo trasmettere nelle immagini che andranno in tutto il mondo. La diretta del Tour de Ski 2020 ha conteggiato 198 milioni di telespettatori, con la tappa finale del Cermis risultata la gara più vista della stagione della Coppa del Mondo di fondo. Questi sono valori che non si possono dimenticare. Sicuramente ci adopereremo affinché siano rispettate le norme, in particolare per tutto il nostro personale. Ci dispiace per l’assenza del pubblico, ma si è rivelata una condizione “sine qua non”. Per la Val di Fiemme, sito olimpico del 2026, è fondamentale dare anche un’immagine di professionalità e organizzazione ad alto livello anche in momenti delicati. Il mio grazie più sincero va ai nostri tanti volontari che ancora una volta si metteranno a disposizione. Anche questo è un apprezzato segno di grande unità al nostro interno”.