LUMEZZANE (Brescia) - Quando un post sui social media è più veloce di un’indagine: è quanto accaduto nelle scorse ore a
Lumezzane, con un post del sindaco
Josehf Facchini che è riuscito a risolvere un apparente mistero in circa mezz’ora.

Sono passate da poco le 19 in Valgobbia quando il primo cittadino pubblica sui suoi canali la notizia: la panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, è stata spezzata. Ne segue una prevedibile ondata di indignazione, che si riversa nei commenti. Facchini, che da sempre utilizza i social per aggiornare la sua comunità, non solo informa i cittadini sulla vicenda ma invita anche a fare una riflessione.
“Non sappiamo ancora - precisa il sindaco -
se si sia trattato di un incidente o di un gesto volontario, quindi atto vandalico. Personalmente però questa foto mi fa davvero molta rabbia, non solo per il danno in sé (che comunque è grave) ma anche per il simbolo che questa panchina rappresenta: la lotta contro la violenza sulle donne. Voglio lanciare una richiesta spassionata a chi ha fatto tutto questo: farsi avanti spontaneamente, prima che ci pensino le autorità. Se ci fosse questa disponibilità e l’impegno di rimediare (ovviamente garantendo l’anonimato) valuteremo di trovare insieme una soluzione. Resto di attesa un messaggio attraverso i miei canali. Per chi ammette di aver sbagliato e sa chiedere scusa, la porta è sempre aperta”.
Nell’arco di circa mezz’ora, ecco la svolta: chi ha
commesso il gesto si palesa in privato a
Facchini.
Dopo aver chiesto scusa per quanto accaduto e precisato che si è trattato di un incidente involontario, accoglie l’invito del sindaco e assicura di voler rimediare al danno. Una buona notizia che chiude il caso e che il primo cittadino condivide sui suoi canali ufficiali, placando anche l’ondata di indignazione. “Bene che il responsabile si sia fatto avanti per rimediare al danno, ha preso la scelta più giusta. Ora ci organizzeremo e sistemeremo, tutto è bene ciò che finisce bene. Questa vicenda è l’ennesima dimostrazione che i social, se utilizzati nella maniera corretta, possono avere effetti positivi anche nella vita reale” commenta a margine Facchini, soddisfatto per il buon esito della questione.
Non è la prima volta che l’attivismo del primo cittadino sui social aiuta a risolvere questioni sul territorio. In passato Facchini ha condiviso annunci di persone scomparse che sono poi state ritrovate e allerte per evitare truffe ai cittadini più fragili, ma non solo. Tra i fatti più noti vi è quello dell’agosto 2024, con il sindaco che ha aiutato una stazione di rifornimento presente sul territorio a recuperare migliaia di euro trafugati dai classici ‘furbetti’. In quell’occasione, a causa di un malfunzionamento, le pompe distribuivano carburante gratuitamente e qualcuno ne approfittò, anche portando più mezzi a fare rifornimento. A quel punto Facchini, tramite i social e d’accordo con l’attività, condivise la notizia sottolineando che le telecamere avevano ripreso tutto e che i responsabili del danno potevano restituire il maltolto presentandosi alla stazione a saldare il conto.
Risultato: in meno di 24 ore oltre l’80% della quota fu recuperata. Quello di Facchini si è dunque rivelato un passaparola decisamente efficace, in più di un’occasione.