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Risultati della nona edizione di ICON Xtreme Triathlon a Livigno

Trionfano Soukup e Spielberger

LIVIGNO (Sondrio) - Record maschile e grande spettacolo sulle montagne alpine: quasi 300 atleti da tutto il mondo hanno affrontato freddo, pioggia e 3.8 km di nuoto, 195 km inbici e 42 km di corsa, in una gara resa unica dalla magia di Livigno e dalla sua vocazione sportiva internazionale.

La nona edizione di ICON Xtreme Triathlon ci riporta alla memoria l’edizione 2018, vinta allora da un italiano, al termine di una gara resa straordinariamente dura da una giornata d’anticipo autunno con pioggia e a tratti nevischio. Sono quasi trecento gli atleti al via, a testimonianza del gradimento di un evento che acquisisce rilevanza sempre maggiore e popolarità crescente anche all’estero. A sostenere questo processo di continua crescita è certamente la spettacolarità di una location come Livigno, che unisce ospitalità di alto livello, vocazione sportiva, eccezionalità dei luoghi e quest’anno anche una magica atmosfera olimpica. Si terranno infatti proprio qui a Livigno le gare di snowboard e freestyle delle Olimpiadi Milano Cortina, nelle quali verranno assegnati ben 26 titoli olimpici (foto credit Livigno Next).

I 12 gradi di temperatura delle acque del lago del Gallo fanno da indizio di un nuoto che è il primo assaggio di una giornata aspra e ricca di sorprese. La partenza è, come da tradizione, alle 5:00 di mattina dalla spiaggia prospiciente il Lago del Gallo e per i 3.8 km della frazione natatoria. Prima del via ai 3.8 km della frazione natatoria, l’atmosfera è di quelle magiche e la sirena di start da inizio ad una gara indimenticabile e incerta fin alle ultime battute.

Tra gli uomini il primo atleta ad uscire dall’acqua è lo svedese Patrik Ericsson in 52’58”, con un distacco significativo sul ceco Petr Soukup 56’11” e il tedesco Joachim Kraut 1.05’33”. Con una prova di nuoto molto solida, Ericsson inizia la frazione ciclistica con ritmo deciso. È l’atleta che, in questa frazione, detta il ritmo dell’apertura gara mantenendo il comando fino a pochissimi attimi dall’ingresso in T2. A scompaginare i pronostici di quello che era risultato il podio parziale sulla frazione ciclistica è l’italiano Marco Corti, che con una gestione in progressione riesce a colmare il gap con i migliori nuotatori e portarsi in T2 sul passo Eira in prima posizione. Patrik Ericsson patisce un po’ lo sforzo e le basse temperature e in T2 viene raggiunto anche da Petr Soukup; i due registrano un ritardo di 1’04” sul battistrada. È la frazione run a riservare le maggiori sorprese, con una galoppata assertiva di Soukup che lascia la T2 già con un passo decisamente sciolto e in spinta.
Marco Corti cede la testa della corsa dopo una decina di kilometri dall’inizio della terza frazione e accusa un momento di fatica che non gli consente di contenere il distacco dal battistrada e lo fa scivolare in terza posizione, sopravanzato da Joachim Kraut che sa gestire bene la propria fatica e rientrare gradualmente sulle prime posizioni. L’ordine di ingresso in T3 ipoteca il podio di giornata, con Petr Soukup che riesce ad accumulare oltre 22 minuti di vantaggio su Kraut e Marco Corti che escono insieme da Plaza Plaqueda.

Gli ultimi kilometri della frazione podistica sono per Petr un equilibrio tra gestione e continua voglia di spingere, che lo porta a Carosello nel tempo di 12.54’33”, splendido record della manifestazione in una giornata tutt’altro che semplice.

Straordinarie le sue parole nell’intervista post finish line: “Vincere questa gara era il mio sogno. Livigno, dopo la città nella quale vivo, è il mio luogo del cuore. Vivo queste montagne e queste luci dal 2006, quando da ragazzo salivo qui per i training camp durante i quali cercavo di preparare le mie migliori prestazioni. Nulla è cambiato per me e quando vengo qui tutto diventa magia. Non mi crederete, ma vi garantisco che le 12 ore della prova di oggi mi sono sembrate due; tutto è andato per il meglio nonostante il freddo e la pioggia che non ci hanno dato tregua per la maggior parte di gara. Ringrazio tutti voi per avermi dato l’opportunità di vivere tutto questo e per aver sostenuto la mia fatica con la vostra presenza e la vostra attenzione”.
A completare il podio maschile sono Joachim Kraut con 13.14’37”, che precede Marco Corti di circa 13’ con 13.27’34”.

Nella gara femminile, l’ottimo nuoto dell’olandese Ilona Eversdijk con 1.00’05” lascia poco spazio di replica alle avversarie. La migliore tra le inseguitrici è la svizzera Tanja Spielberger 1.03’18”, alle cui spalle segue l’ungherese Alexandra Imre in 1.03’37”. Ilona è la prima atleta ad uscire dalla T1 tra le ragazze, ma in meno di 10km la Spielberg riesce a raggiungerla e a passarla lungo la prima delle salite di giornata, quella in direzione del passo Forcola. Questo duetto mantiene il comando fino a tutta la discesa dal passo del Forno. I giochi cambiano quando, in corrispondenza di un momento di crisi, la Eversdijk scivola indietro in terza posizione, facendosi passare da Sandra Wolf, che mantiene l’argento parziale fino all’ingresso in T2. La frazione podistica è un gioco a due per la contesa della medaglia d’argento. Mentre la leadership di Tanja Spielberger è fuori discussione, il secondo e il terzo gradino del podio restano incerti fino a circa metà della frazione run, quando Ilona Eversdijk chiude il gap sulla Wolf e la passa. Questo sará infatti l’ordine di arrivo sulla finish line a Carosello 3000 con la Spielberg che taglia il traguardo visibilmente commossa in 16.03’21”. “È stata un’esperienza unica e generativa. Nel corso di una gara così lunga si avvicendano sentimenti molto forti e diversi tra loro, ma quello che si prova quando si taglia il traguardo qui in cima, ripaga di ogni sforzo e di ogni dubbio”.

Ultimo aggiornamento: 06/09/2025 15:42:56
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