Brescia - Davanti al pubblico amico, un ottimo congedo dalla fase preliminare di Champions League: a Mompiano, nell’ultima giornata del girone A, l’An Brescia supera la Steaua Bucarest per 13 a 9 (4-3, 5-2, 2-0, 2-5, i parziali) al termine di un match che, seppur ininfluente ai fini della classifica (la vittoria del Barceloneta a Eger, aveva azzerato le possibilità di riguadagnare la seconda posizione), ha offerto emozioni e bei gesti tecnici. Con una situazione-infortuni piuttosto pesante, il compito dell’An non era dei più agevoli: anche la Steaua non aveva nulla da chiedere alla classifica, ma Presciutti e compagni volevano a tutti i costi fare bene di fronte ai propri tifosi, per altro accorsi in gran numero, e, con parte dell’organico alle prese con vari problemi fisici (Nicholas Presciutti e Nikola Vukcevic hanno presenziato in panchina senza mai entrare in acqua, Zeno Bertoli e Valerio Rizzo, son stati utilizzati anche se non in condizioni ideali), la contesa non si presentava proprio come una passeggiata. Però, come previsto da coach Bovo, l’approccio delle calottine bresciane è stato adeguato al contesto e, grazie al notevole spirito di sacrificio che ha prodotto una prova di sostanza da parte di tutto il collettivo (anche Stefano Morretti e il classe 2003, Giuseppe Garozzo, hanno dato il loro contributo), la gara è sempre stata saldamente nelle mani dei padroni di casa.