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Olympia Sportmedia 2026 Trentino Alto Adige Südtirol: spilla a Nello Morandi

Trento - Una piccola spilla per identificare l'unico club mondiale dei giornalisti olimpici: Olympia Sportmedia 2026 Trentino - Alto Adige Südtirol è nato all'Itas Forum di Trento con la partecipazione dei 70 colleghi del Trentino Alto Adige che hanno raccontato nel corso della storia, sul campo, da privilegiati, le vittorie azzurre alle Olimpiadi ed in particolare degli atleti delle due province Autonome di Bolzano e Trento. Un sogno olimpico voluto e realizzato da Elmar Pichler Rolle, Alex Tabarelli e Diego Decarli con la vicinanza dagli amici Franco Bragagna e Gianfranco Benincasa, i cui consigli sono risultati decisivi nel creare questo gruppo alla vigilia dei prossimi giochi invernali 2026 che vedrà protagonista anche il Trentino Alto Adige Sudtirol con i due siti olimpici della Valle di Fiemme (Sci nordico) e di Anterselva (Biathlon). E tra i giornalisti che hanno ricevuto il sigillo olimpico vi è anche un decano del Garda Trentino: Nello Morandi per decenni cantore delle vicende della Busa per il quotidiano l’Adige, prima di approdare alla redazione sportiva in via Missioni Africane a Trento.

Nei giorni scorsa la consegna della spilla a Nello Morandi nella sua Arco.


Questo evento è unico nella storia dello sport e del giornalismo del Trentino Alto Adige Sudtirol - gode del patrocinio di Coni (tramite di Comitati Provinciali di Bolzano - Bozen e di Trento), CIP (Comitato Italiano Paraolimpico), Ordine dei Giornalisti del Trentino - Alto Adige Südtirol, Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) e AIPS (Associazione Internazionale Stampa Sportiva) – ed è stato reso possibile dal fattivo supporto di Itas, Dao Conad, Cassa di Trento, dei siti Olimpici di Anterselva e Valle di Fiemme e dalla collaborazione tecnica di Riva del Garda Fiere Congressi, Cantina Rotaliana e Moser Trento.
“Il nostro intento è di dare vita da oggi e sino ai Giochi invernali ad una serie di piccole ma significative manifestazioni - hanno ricordato con varie sfumature Alex Tabarelli, Elmar Pichler Rolle e Diego Decarli - finalizzate a far conoscere sempre più il mondo olimpico, ancor oggi conosciuto dal grande pubblico soprattutto per l’aspetto agonistico ma molto meno sul piano organizzativo e regolamentare anche per quanto riguarda i rapporti con le realtà politico amministrative sportive”.
Per decenni i giornalisti della regione hanno decantato le imprese degli atleti regionali (e nazionali) che vantano un bottino di medaglie impressionante, soprattutto in campo invernale: con 17 medaglie d’oro il Trentino Alto Adige, con il suo milione di abitanti, si potrebbe collocare al 17esimo posto del medagliere ognitempo dietro a un colosso qual è la Cina e davanti al Giappone.


Olympia Sportmedia 2026 Trentino - Alto Adige Südtirol (foto © Daniele Panato) ha visto la presenza dei campioni, tutti con al collo le medaglie olimpiche vinte in carriera. A cominciare dai quattro campioni olimpici locali: il Patriarca Franco Nones con l'ultima vera medaglia realmente d'oro (nel 68 De Gaulle fece aprire i forzieri di Francia per prelevare i lingotti d'oro con cui realizzarle) e poi Giorgio Vanzetta, Matteo Anesi e Cristian Zorzi. Con loro due altri protagonisti delle staffette di Lillehammer 94 e Torino 2006: Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer, assieme ai responsabili tecnici Alessandro Vanoi e Dario D'Incal. Da sbellicarsi il siparietto tra Zorro e Caterpiller sui secondi di vantaggio di cui l'Italia disponeva a Torino al lancio dell'ultimo frazionista. Un lungo confronto tra i quattro e i sette secondi, con pace raggiunta sui 5.5 indicati da Vanoi. in prima fila pure Cecilia Maffei argento nello short track a Pyongchang 2018, Karin Moroder (Bronzo nella 4x5Km a Nagano ’98), Dominik Windisch (tre volte medaglia di bronzo) ed Edith Gufler, tiratrice medaglia d’argento a Los Angeles 1984.


Assente giustificato Marco Albarello impegnato a Roma in missione istituzionale che ha inviato un toccante messaggio video. Come hanno fatto una decina di altri grandi atleti a cominciare da Klaus Dibiasi (recordman di medaglie con tre ori e due argenti), Antonella Bellutti (due ori) e via via Isolde Kostner, Christoph Innerhofer, Carolina Kostner, Lidia Trettel, Tania Cagnotto, Paul Hildgartner, Omar Visintin, Dominik Fischnaller, Nadia Delago, Werner Kiem e Gottlieb Taschler (entrambi protagonisti del bronzo vinto dalla staffetta di Biathlon a Calgary 88) con la febbricitante Francesca Dallapè... Emozionante il racconto di Francesco Moser privato della medaglia a Monaco 72 complice una foratura ad un chilometro dal traguardo quando ormai aveva la certezza di salire sul podio. Una beffa da dilettante che poi lo ha portato a vincere tutto da professionista. Sul palco ha portato la maglietta iride di San Cristobal e la piccolissima medaglia dell'UCI. Più scintillante l'oro olimpico di Nones ed anche la medaglia di Campione del Mondo. Si, perché a Grenoble chi vinceva nel fondo riceveva il doppio allora. Usanza poi cancellata.


Grande spazio è stato dedicato ai campioni paralimpici con in prima fila Giacomo Bertagnolli (quattro ori, tre argenti e un bronzo) e il presidente regionale Cip Massimo Bernardoni.

Ultimo aggiornamento: 23/10/2023 02:41:06
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