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Motori, Degasperi è vicecampione italiano nel CIVM

Trento - La sessantasettesima edizione della Cronoscalata Coppa Nissena consacra il pilota di Trento, secondo assoluto nella massima serie tricolore per la velocità in salita. Diego Degasperi (foto credit unopuntootto) e dopo aver messo sotto chiave il titolo in gruppo E2SS ed in classe E2SS3000 il pilota di Trento si è cucito sul petto, alla recente Cronoscalata Coppa Nissena, il titolo di vicecampione italiano per la velocità in salita.


Al via dell'ultima finale, delle tre previste dal calendario 2022 del Campionato Italiano Velocità Montagna, il pilota di Trento si presentava con sei lunghezze da difendere dal ritorno di un mai domo Lombardi, capace di sfruttare al meglio il passo falso del diretto rivale nella precedente Cronoscalata Monte Erice dove quest'ultimo chiudeva con un'opaca ottava piazza finale.


Consapevole di non potersi concedere un altro passo falso il portacolori della scuderia Vimotorsport, alla guida della Osella FA30/GEA curata dal Team Faggioli, partiva a testa bassa sin dalla prima sessione di prove, firmando il terzo tempo assoluto, ad un decimo dal secondo.


Che il tracciato di Caltanissetta gli fosse congeniale lo si notava anche dalla seconda tornata del Sabato, al traguardo secondo nella generale con 2”11 di gap dal caposquadra Faggioli.


“Dopo una Monte Erice sotto le aspettative” – racconta Degasperi – “sapevamo di non poter lasciare nulla al caso qui quindi siamo partiti a tutta, fin dalle libere del Sabato. Questo tracciato è molto veloce ed in questo contesto sapevo di poter dire la mia. Lombardi aveva giocato il suo jolly ad Erice quindi noi non potevamo sbagliare qui. Sulla seconda prova mi sono sorpreso da solo perché ho preso poco più di due secondi da Simone Faggioli, chiudendo secondo assoluto. Un tempo incredibile e che mi ha dato una carica pazzesca per le due di Domenica.”


Al via di gara 1 Degasperi lamentava un problema di pattinamento, non riuscendo a scaricare a terra tutta la cavalleria e perdendo qualche secondo di troppo, comunque non sufficienti per consentire al diretto rivale, nella corsa al titolo di vicecampione, di precederlo in classifica.


Quinto assoluto all'arrivo, primo di gruppo E2SS e di classe E2SS3000, il trentino sapeva di non poter abbassare la guardia ed ecco che, in un notevole stato di grazia, pur lamentando ancora qualche noia in partenza il cronometro sanciva un secondo tempo assoluto, a più 2”43 dal solo Faggioli, che si traduceva nel meritato titolo di vicecampione italiano della velocità in salita, da aggiungere al titolo di gruppo e di classe con ben due gare di anticipo sul calendario.


“A parte quella fatica a partire dallo start – aggiunge Degasperi – “la nostra vettura si è comportata in modo egregio. Non abbiamo modificato praticamente nulla, per quanto riguarda l'assetto, e quel problema al via era più collegato alla scivolosità dell'asfalto che ad altro. Dopo una gara 1 che non è andata come volevamo devo dire che mi sono scatenato sulla seconda.

È stata una salita stratosferica perché chiudere a poco più di due secondi da Simone Faggioli è alla pari di una vittoria. Siamo vicecampioni italiani e con Simone abbiamo fatto doppietta per il nostro team. È stata una stagione incredibile, primi di classe e di gruppo con due gare di anticipo, ed ora anche vicecampioni. Grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto".


ALTRA GARA

Un rocambolesco Nuraghi e Vermentino permette al pilota di Borgo Valsugana, secondo a conti fatti, di aumentare il divario con la concorrenza targata N5 Italia. Sulla carta ci si attendeva una lotta a due, poi allargatasi a tre con l'inserimento nella sfida dei temuti sterrati sardi, resi famosi dal mondiale.
Questa, in sintesi, l'edizione 2022 del Rally dei Nuraghi e del Vermentino, penultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra nonché del Trofeo N5 Italia.
Riccardo Rigo arrivava da un prestigioso poker di inizio stagione, avendo piazzato la propria zampata al Sanremo, all'Adriatico, al Master Show di Talacchio ed al San Marino ma l'assenza forzata in quel di Roma era riuscita a riaprire i conti di una partita che sembrava ormai chiusa.
Preannunciato un atteso testa a testa con Porro e la sua Toyota Yaris N5 il portacolori della Scuderia Malatesta si trovava ben presto con la strada spianata, causa problemi tecnici del principale antagonista, ma le prove speciali isolane avevano ben altri programmi per lui.
Consapevole di avere un'importante occasione tra le mani Rigo, affiancato da Daiana Darderi sulla Citroen DS3 N5 curata da Power Brothers, partiva cauto al Venerdì ma il secondo giro sulla “Oschiri” gli tendeva uno sgambetto che poteva anche rivelarsi fatale per la stagione.


“Sulla seconda prova speciale” – racconta Rigo – “abbiamo piegato due cerchi e questi si sono appoggiati sul montante della pinza freni, costringendoci a fermarci per controllare l'entità del danno. Dopo aver capito che potevamo continuare siamo ripartiti ma il ritardo che avevamo accumulato era davvero incolmabile. Avevamo già intuito che questa prova sarebbe stata molto dura per noi ed infatti, nelle ricognizioni, avevamo forato ben quattro gomme sulla nostra auto.”


Terminata la prima frazione di gara con oltre tre minuti e mezzo dal compagno di colori Camporese era ben chiaro come l'unico obiettivo plausibile fosse quello di tagliare il traguardo.
Cercando di stare ben lontano da ogni possibile rischio il trentino firmava l'unico scratch al Sabato, sulla seconda “Alà dei Sardi”, recuperando in un colpo soltanto lo stesso divario che aveva perso in avvio ma rimanendo comunque concentrato su quanto aveva già prefissato.
Il secondo di classe N5 finale, pur con un pesante distacco, consente a Rigo di festeggiare l'allungo in testa alla provvisoria del Trofeo N5 Italia, ora a più trentacinque sul primo rivale.
Una partita ancora aperta, per quanto riguarda la massima serie tricolore, con un Trofeo ACI Como che metterà sul piatto altri quarantatré punti, per un finale di annata incandescente.
Nel Trofeo Open N5 leadership confermata ma l'aver raggiunto i sei risultati utili mette Rigo davanti al fattore scarti, dando la possibilità alla concorrenza di tentare un disperato assalto.


“La nostra prestazione è stata fortemente condizionata dal campionato” – aggiunge Rigo – “perchè un nostro ritiro avrebbe compromesso pesantemente la classifica. Abbiamo corso con il solo intento di schivare le grosse pietre che erano disseminate sul cammino. Ci giocheremo il Trofeo N5 Italia a Como mentre per l'Open dovremo vedere cosa succederà nelle prossime

Ultimo aggiornamento: 19/09/2022 12:06:06
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